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Atletica, Massimo Stano a fari spenti: dichiarazioni contrastanti prima della 20 km e l’incognita stato di forma

Atletica, Massimo Stano a fari spenti: dichiarazioni contrastanti prima della 20 km e l’incognita stato di forma

Che Massimo Stano vedremo nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Parigi 2024? Le dichiarazioni delle ultime settimane sono discordanti in vista della gara che aprirà il programma dell’atletica ai Giochi (giovedì 1° agosto, ore 07.30). Il pugliese si è infatti infortunato durante i Mondiali di marcia a squadre calpestando una bottiglietta e una settimana fa era parso pessimista in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport: “Il limite sono le alte velocità: se imposteranno passaggi kamikaze, addio sogni. Muscolarmente la gamba sinistra ha perso parecchio e anche il range di movimento della caviglia è diminuito. Ma nessuno farà gara su di me. Io almeno, a parti invertite, farei così. Sul podio vedo lo spagnolo Martin, il giapponese Ikeda e lo svedese Karlstroem. Con outsider il canadese Dunfeee, il brasiliano Bonfim e l’ecuadoregno Pintado“..

Alla vigilia dell’evento nella capitale francese, però, il Campione Olimpico di Tokyo 2020 è parso più convinto: “Nessuno si era infortunato con una bottiglietta sotto a un piede, per certi versi è una vittoria. Quell’episodio mi ha dato una carica pazzesca, ho capito che da un momento all’altro puoi perdere tutto. C’è stato un momento in cui l’Olimpiade era a rischio. Ora la condizione è discreta, seppur non eccellente. Ho perso 28 giorni di marcia e ho provato a recuperare tutto in 55 giorni. Ma se non fossi stato competitivo, non sarei stato qui, avrei lasciato spazio a qualcun altro. Al Centro di preparazione olimpica Giulio Onesti ho fatto un lavoro incredibile“.

Non resta che aspettare la gara per capire davvero quale sarà la condizione di Massimo Stano, indubbiamente l’incognita sullo stato di forma è enorme. Lo spagnolo Alvaro Martin si presenta da Campione del Mondo ed è il favorito, affiancato tra l’altro dal connazionale Paul McGrath. Lo svedese Perseus Karlstroem ha vinto gli Europei e sembra essere in ottima forma, ma attenzione soprattutto ai giapponesi Koki Ikeda, Yuta Koga e Ryo Hamanishi. Più indietro il canadese Evan Dunfee e il brasiliano Caio Bonfim, l’Italia si può giocare anche l’interessante carta di Francesco Fortunato, bronzo agli ultimi Europei.

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