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Netanyahu rivendica il raid su Teheran: pronti a tutti gli scenari. Il capo di Hamas ucciso nella sua stanza

Israele ha inferto ”colpi devastanti” ai suoi nemici negli ultimi giorni. Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi alla nazione. “Tre settimane fa abbiamo attaccato il capo militare di Hamas, Mohammad Deif. Due settimane fa abbiamo attaccato gli Houthi, in uno degli attacchi più lontani che l’Aeronautica abbia mai portato a termine. Ieri […]

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Israele ha inferto ”colpi devastanti” ai suoi nemici negli ultimi giorni. Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rivolgendosi alla nazione.

“Tre settimane fa abbiamo attaccato il capo militare di Hamas, Mohammad Deif. Due settimane fa abbiamo attaccato gli Houthi, in uno degli attacchi più lontani che l’Aeronautica abbia mai portato a termine. Ieri abbiamo attaccato il capo militare di Hezbollah, Fuad Shukr”, ha detto il primo ministro israeliano. “Regoleremo i conti con chiunque ci faccia del male, chiunque massacri i nostri figli, chiunque uccida i nostri cittadini, chiunque danneggi la nostra nazione: il sangue è sulla loro testa”, ha aggiunto.

Da Washington, gli Stati Uniti fanno sapere di non avere preso parte al recente raid condotto da Israele in Libano, nella quale è stato ucciso il numero due di Hezbollah, Fuad Shukr alias Hajj Mohsin. Lo ha affermato oggi il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Vedant Patel. “Non siamo stati coinvolti in questa missione o operazione”, ha affermato Patel nel corso di un briefing con la stampa. L’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele è “ferreo” e include la difesa dello Stato ebraico in caso di minacce dall’Iran, ha poi aggiunto Patel. “Il nostro impegno per la sicurezza di Israele è ferreo e ovviamente parte di cio’ include la difesa di Israele quando affronta minacce da parte di attori maligni come il regime iraniano”, ha affermato il portavoce, in merito alla possibile rappresaglia iraniana dopo l’uccisione di Ismail Haniyeh, nella sua residenza a Teheran.

A proposito del raid, emergono dettagli. Il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh è stato ucciso nella stanza dove alloggiava a Teheran da un razzo. Lo ha detto il portavoce e numero due di Hamas, Khalil al-Hayya, affermando che l’ala militare di Hamas, le Brigate Al Qassam, non lascerà che l’omicidio “passi senza risposta”.

In precedenza, i media statali iraniani e sauditi avevano riferito che Haniyeh era stato ucciso da un ”missile teleguidato”. Nel corso di una conferenza stampa nella capitale iraniana, al-Hayya ha affermato che Israele ”pagherà il prezzo per l’atroce crimine” dell’assassinio di Haniyeh.

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