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Treviso, scatta lo sgombero delle ex case Ater occupate

Diversi agenti della polizia locale con il personale Ater di Treviso, nella mattinata di giovedì 1° agosto, hanno passato al setaccio il rione popolare tra via Feltrina e via Castagnole, ex alloggi erp che Ater e Comune avevano chiuso l’inverno scorso per preparare la loro demolizione, che nel corso delle ultime settimane sono stati forzati, con la rioccupazione di alcuni alloggi.

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A far emergenza la vicenda è stato il nostro giornale, proprio giovedì, documentando la presenza di persone all’interno delle palazzine, il fatto che alcuni appartamenti fossero abitati (con tanto di panni stesi dentro le stanze, finestre aperte e fiori al balcone), ma soprattutto che nell’ex complesso popolare vi fosse un continuo via vai sospetto.

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L’operazione è scattata nella tarda mattinata con il disco verde di Ater e del Comune.

Intervento in diretta per contrastare una situazione di degrado sociale (nelle abitazioni non c’è luce né acqua), ma anche una realtà definita «pericolosa» visto che le palazzine, accessibili grazie a finestre sfondate, erano diventate di fatto terra di nessuno, e di tutti, buie all’interno, seminate di immondizia e segni di continui passaggi.

Dopo l’intervento della polizia locale sono intervenuti gli operai della Mini Costruzioni che per Ater stanno realizzando il nuovo complesso residenziale nelle vicinanze, proprio al posto di tre delle ex palazzine popolari abbattute in primavera. Armati di assi, tavole di legno, trapani e chiodi, hanno provveduto a richiudere gli accessi ai vecchi edifici, quelli creati forzando i vecchi balconi e le finestre di alcuni appartamenti al piano terra, permettendo così l’accesso a tutti gli alloggi dei condomini.

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