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Parigi 2024, Capodistria festeggia l’oro della judoka Leški

TRIESTE. Capodistria sale sul tetto più alto dei Giochi.

La città del litorale sloveno è in festa per l’exploit della judoka Andreja Leški, autrice di un grande percorso che l’ha portata a vincere la categoria –63 kg.

La 27enne ha battuto con un ippon la messicana Prisca Guadalupe Awiti Alcaraz. Il perfetto epilogo dopo che in semifinale Andreja era riuscita ad avere la meglio sulla beniamina di casa Clarisse Agbegnenou, detentrice del titolo olimpico conquistato a Tokyo.

Poche settimane fa era stata proprio Capodistria ad ospitare in piazza Ukmar la presentazione della spedizione olimpica della vicina Repubblica che ha inviato in Francia 90 atleti.

In attesa di vedere all’opera tra pochi giorni un altro concittadino, il kitesurfer sloveno Toni Vodišek, Capodistria è tornata sul podio olimpico.

Era il lontano 1932 quando la Libertas Capodistria conquistò l’argento ai Giochi di Los Angeles nel canottaggio.

Riccardo Divora, Bruno Parovel, Giovanni Plazzer, Giovanni Scher e Bruno Vattovaz (timoniere) sfiorarono per soli 2 centesimi il podio più alto vinto dai tedeschi Hans Eller, Horst Hoeck, Walter Meyer, Joachim Spremberg e Karl Heinz Newmann. E pensare che nella batteria l’equipaggio italiano rifilò oltre 3 secondi di distacco ai forti teutonici.

Un argento che allora inorgoglì l’Italia che ancora meglio aveva fatto durante le Olimpiadi di Amsterdam del 1928 grazie ad altri quattro istriani, questa volta di Isola, tutti targati Pullino: Valerio Perentin, Giliante D’Este, Nicolò Vittori, Giovanni Delise e Renato Petronio (timoniere).

Oggi è la Slovenia a festeggiare. Ma Koper confida di poter stupire ancora.

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