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Parigi 2024, allarme Djokovic: “Sono preoccupato per le condizioni del mio ginocchio”

Il campione serbo supera lo spavento con Tsitsipas: "Due mesi fa su questo campo avevo battuto Cerundolo ma poi avevo scoperto di essermi infortunato seriamente al menisco. Speriamo che stavolta vada tutto per il meglio"

Novak Djokovic si è qualificato per la quarta volta in carriera alle semifinali del torneo olimpico dopo aver eliminato nei quarti di finale la testa di serie numero 8 Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-3 7-6(3) in 2 ore esatte di gioco. Il campione serbo all’inizio del secondo set ha però accusato un forte dolore al ginocchio destro, lo stesso che era stato operato un paio di mesi fa proprio a Parigi: ricordiamo infatti che Nole si era ritirato dal Roland Garros a causa di una lacerazione mediale del menisco del ginocchio destro, un infortunio che non gli aveva impedito di concludere e vincere il match degli ottavi di finale con Francisco Cerundolo ma che gli aveva però negato la possibilità di scendere in campo per i quarti di finale con Casper Ruud e di difendere la prima posizione del ranking mondiale. 

Djokovic, visibilmente preoccupato, è riuscito a rimontare uno svantaggio di 0-4 nel corso del secondo parziale, annullando peraltro tre set point consecutivi sul 5-3 40-0 prima di imporsi al tie break.

A fine partita la testa di serie numero 1 del torneo olimpico – che domani dovrebbe affrontare Lorenzo Musetti nella semifinale delle ore 19 – è sembrato visibilmente turbato nel momento di commentare a caldo le condizioni del suo ginocchio. Le parole del campione serbo non hanno infatti tranquillizzato i tifosi: “Sono sinceramente molto preoccupato, in questo momento non riesco ad aggiungere altro. Non ho capito esattamente cosa sia successo, non so neanche se mi sono colpito da solo con la racchetta o se sono scivolato. Con il passare dei minuti il dolore è diventato più gestibile e sono riuscito a terminare la partita. Purtroppo la situazione sembra molto simile a quella di due mesi fa con Cerundolo, sempre su questo campo: anche in quel caso ero riuscito a vincere il match ma poi avevo scoperto di essermi infortunato seriamente al menisco. Sono felice per aver raggiunto le semifinali ma allo stesso tempo sono preoccupato per il ginocchio”.

L’inviato della radiotelevisione serba RTS ha invece posto – sempre in campo e sempre a caldo – una domanda molto specifica a Nole: “Cosa deve accadere nelle prossime 24 ore affinchè tu possa giocare la partita con Musetti?

Djokovic, prima di rispondere, ha dato un bacio alla croce ortodossa che indossa al collo: “Deve accadere questo…prego Dio affinchè tutto vada per il meglio”

Nel post-partita Nole, superato lo spavento, ha parlato ancora – a freddo – della situazione del suo ginocchio e della semifinale di domani con Lorenzo Musetti (battuto da Djokovic in sei occasioni su 7sette tre delle quali nel 2024), rispondendo in particolare a una domanda del direttore Ubaldo Scanagatta

“Sì, Ubaldo, hai ragione: Musetti sta giocando il miglior tennis della sua vita. Gli piacciono le condizioni di Parigi e di questi campi e nel corso delle ultime settimane sta diventando sempre più difficile batterlo. E’ diventato ancora più rapido e in generale è cresciuto molto dal punto di vista fisico, sta colpendo la palla alla grande, ha vinto tantissime partite ma non sembra assolutamente stanco. Domani per avere la possibilità di sconfiggerlo dovrò correre, soffrire e sudare molto, e per fare tutto questo dovrò essere al 100%: in questo momento sono abbastanza preoccupato per il ginocchio, non posso darvi informazioni esatte perché non ce le ho nemmeno io. Nelle prossime ore il mio fisioterapista e lo staff medico del torneo valuteranno la situazione dal punto di vista medico e poi decideremo insieme cosa fare. Per fortuna domani la mia semifinale è in programma alle ore 19 e di conseguenza avrò qualche ora in più del previsto per recuperare. Penso che alla fine non ci saranno troppi problemi e sarò di conseguenza pronto per giocare”

Ma cos’è successo esattamente al ginocchio destro? 

“Nei primi minuti del secondo set ho sentito all’improvviso un dolore abbastanza forte che è poi proseguito per tre o quattro game, prima di diventare gestibile, grazie anche alle pillole antinfiammatorie. Domani mattina, quando gli effetti degli antidolorifici saranno svaniti, la situazione sarà probabilmente più chiara, ma in ogni caso rimango ottimista”

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