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Carnevale Ivrea, Perro è il nuovo presidente dell’Associazione aranceri a piedi

IVREA. “Dopo San Savino, inizia il Carnevale dell’anno successivo” è una frase detta mille e mille volte, tra il serio e il faceto. Per l’associazione aranceri a piedi è proprio così: nelle scorse settimane il sodalizio che raduna le nove squadre dei tiratori ha provveduto a rinnovare i suoi quadri dirigenziali e a nominare il presidente, ruolo rimasto vacante dopo le dimissioni, nello scorso mese di aprile, di Guido Santi.

Le redini di AssoAranceri sono state affidate ad Alberto Perro, 33 anni, che da 19 indossa la divisa dei Diavoli (squadra di cui è membro del direttivo) e che nell’ultimo periodo è stato al fianco di Santi con la carica di vicepresidente. Con lui opereranno nel corso di questo mandato il vice Emanuele Berola (Scacchi) e il segretario Gianni Lissolo (Morte).

I Diavoli rimarcano così il loro ruolo nel mondo della battaglia delle arance; la plurititolata formazione giallorossa, che a febbraio ha conquistato il suo tredicesimo successo, è rappresentata in seno al consiglio di amministrazione di Fondazione da due esponenti: il presidente Alberto Alma e il consigliere Fabio Vaccarono, ma la nomina di Perro non ha creato malumori.

Molto attivo sia in ambito AssoAranceri che nell’associazione componenti, il nuovo presidente ha sempre dimostrato equilibrio e la capacità di “togliere la casacca” quando si trova ai tavoli di lavoro, laddove non deve rappresentare la propria compagine, ma l’intera platea degli aranceri.

«È importante questo atteggiamento da parte mia, come di tutti – conferma Perro -: lo abbiamo visto fare a Guido Santi in questi anni e il nostro lavoro vuole dare continuità al suo, che è stato prezioso. La nostra manifestazione sta vivendo un periodo di trasformazione: ne siamo tutti coscienti e vogliamo essere protagonisti attivi e propositivi di questa transizione. Il clima all’interno dell’associazione è ottimo, gli intenti sono comuni e condivisi e ho apprezzato l’atteggiamento delle squadre, improntato a collaborazione e propositività. I temi sul tavolo sono numerosi e importanti: a settembre stabiliremo le priorità per affrontarli, anche di concerto con l’Associazione componenti, organismo nel quale siamo attivi e che ci permette di confrontarci con tutte le realtà carnavelsche».

Conoscere Alberto Alma per aver indossato la stessa divisa può agevolare il dialogo? «Non credo che questo aspetto sia determinante. Sono convinto che il vantaggio sia quello di avere di fronte una persona che stimo profondamente e che ha a cuore il nostro Carnevale. Su queste basi ci si può confrontare, anche quando le idee non collimano, alla ricerca di soluzioni che abbiano come fine ultimo il bene della festa».

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