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Belluno, l’ultimo saluto a Micheletto

Belluno, l’ultimo saluto a Micheletto

I funerali del rallista si sono svolti nella chiesa di Santo Stefano, con fuori la sua auto da gara

Il saluto di Belluno a Manuele Micheletto. Si è svolta oggi 2 agosto nella chiesa di Santo Stefano, la cerimonia di addio del 40enne architetto scomparso tragicamente sul Nevegal. Erano centinaia le persone presenti per dare l’ultimo saluto a Manuele, un ragazzo sicuramente amato e apprezzato da parenti, amici e colleghi. Attorno alla chiesa, infatti, si percepiva un profondo senso di tristezza e disperazione, bastava guardare gli occhi e le espressioni della gente. All’entrata, ad aspettare Manuele, c’era la sua Peugeot 106 e il suo casco, posto sul tettuccio, firmato da chi come lui amava i motori.

Grande appassionato di automobilismo e designer per la Thélios, l’azienda che produce occhiali a Longarone e per la quale seguiva il marchio Céline, Micheletto, classe 1983, era un volto molto noto nell’ambiente dei motori bellunesi. Amante dei rally – sport che praticava in qualità di navigatore insieme al fratello Lorenzo che è il pilota – era collaboratore di Tre Cime Promotor asd. Nel 2020, sempre assieme al fratello, aveva curato e gestito la logistica dei paddock dell’edizione 2020 dell’Alpe del Nevegal. Dopo la maturità scientifica, aveva conseguito la laurea in architettura. Proprio grazie alla formazione grafica-artistica aveva creato il logo del Rally Bellunese.

Una morte tragica, la sua, domenica 28 luglio: all’ultima Alpe del Nevegal, una cronoscalata, un carrello dell’organizzazione si rovescia, a terra ci sono due persone in gravi condizioni. A perdere la vita Manuele per i traumi da schiacciamento, intrappolato tra il carrello e un muretto.

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