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Parigi 2024, Swiatek: “In semifinale una delle mie sconfitte più dure, questo bronzo è speciale”

“Resterò qui nei prossimi giorni per godermi l’atmosfera olimpica” ha detto Iga Swiatek: rinuncia al WTA 1000 di Toronto?

Dopo la pesante sconfitta patita in semifinale contro Qinwen Zheng, Iga Swiatek è stata bravissima voltare pagina e a portare a casa una medaglia di bronzo nel singolare femminile ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, conquistando la prima medaglia della storia per la Polonia nel tennis. 6-2 6-1 il punteggio con cui la numero 1 del mondo ha avuto la meglio di Anna Karolina Schmiedlova, tennista slovacca che ha invece chiuso la sua avventura olimpica al quarto posto. Swiatek, in conferenza stampa, ha riflettuto sulle difficoltà che il torneo olimpico le ha posto di fronte e ha definito il suo bronzo speciale.

D. Quali sono le tue sensazioni dopo aver conquistato la medaglia di bronzo?

Iga Swiatek: “Penso che la tensione e lo stress si siano fatti sentire nel corso dell’intera settimana e questo rende la mia medaglia ancora più speciale: ho percepito delle emozioni che non avevo mai provato, nemmeno nei tornei del Grande Slam. Ieri è stata senza dubbio una delle sconfitte più dure che io abbia mai subito in carriera, quindi oggi ho semplicemente provato a mettere da parte la pressione e a trovare il divertimento in campo nel mio tennis”.

D. Hai vinto tante partite, tanti tornei e tanti Slam nella tua carriera: qual è la principale differenza tra tutti gli altri eventi e le Olimpiadi?

Iga Swiatek: “La cosa più difficile è stata giocare tante partite consecutivamente senza avere il tempo di staccare e pensare ad altro, cosa a cui non siamo più abituate ora che i WTA 1000 durano due settimane come gli Slam. È stato complesso per me cercare di giocare solo per me stessa, provando a scrollarmi di dosso per un po’ l’idea di star giocando anche per il mio team, la mia nazione, tutti coloro che a casa stavano guardando le mie partite sperando che potessi portare a casa una medaglia d’oro. È anche differente rispetto agli altri tornei dell’anno perché sei consapevole che non ci sarà un’altra possibilità l’anno prossimo”.

D. Qual è il principale insegnamento che ti porterai dietro dalle Olimpiadi?

Iga Swiatek: “Ho certamente bisogno di lavorare ancora su me stessa per conoscermi ancora più a fondo e capire perché mi capita di avere queste crisi di pianto come dopo la semifinale ieri. Non riesco sempre ad avere la giusta prospettiva sullo sport e sul tennis, ricordandomi che si tratta solo di una parte della mia vita. Quando si è numero uno del mondo e si ha tanti trofei in bacheca si pensa di poter farcela sempre e di poter sopportare tutte le avversità, ma questo torneo mi ha insegnato che non è sempre vero. Adesso sono molto motivata: voglio continuare a lavorare per provare in futuro a gestire meglio questo tipo di situazioni”.

D. Cosa pensi che ricorderai di queste Olimpiadi? [domanda Vanni Gibertini, Ubitennis]

Iga Swiatek: “Credo che ricorderò soprattutto la partita contro Zheng e il modo in cui sono tornata in campo oggi, ma anche quello che vedrò nei prossimi giorni dal momento che resterò qui e potrò finalmente godermi alcuni degli eventi e soprattutto l’atmosfera olimpica, visto che fin qui sono stata molto concentrata sul mio torneo”.

D. Quali sono state le tue emozioni quando ti sei seduta alla fine della partita di oggi e c’è stato qualcosa tra ieri e oggi che ti ha aiutato a voltare pagina?

Iga Swiatek: “Alla fine della partita mi sono sentita abbastanza confusa perché sentivo ancora il peso della sconfitta di ieri. Dall’altra parte anche la partita oggi non era semplice e quindi devo essere orgogliosa. Sento un mix di emozioni dentro di me e credo sarà così ancora per qualche giorno. Immagino e spero comunque che le emozioni negative lasceranno il posto alla soddisfazione per il bronzo vinto. Ho parlato con Daria [Abramowicz, la sua psicologa, ndr] come sempre nei momenti più difficili. Sono riuscita a condividere con lei più di quanto fossi riuscita fin qui durante il torneo”.

D. La tua medaglia è la prima nel tennis nella storia della Polonia e tuo padre ha partecipato alle Olimpiadi in passato. Cosa significa tutto questo per te?

Iga Swiatek: È davvero importante per me, più di quanto possa sembrare in questo momento. È un evento straordinario, la pressione è tanta e non ti dà il tempo di essere pienamente soddisfatta del percorso che ho fatto ma credo che nel giro di un paio di settimane potrò apprezzare nel modo più giusto questa medaglia. Significa tanto ma sento di avere bisogno di tempo per processare il tutto a mente fredda”.

D. La tua avversaria di oggi, Schmiedlova, in passato ha manifestato il suo supporto alla causa ucraina durante una partita contro Kudermetova al Roland Garros dello scorso anno. Ti è capitato di parlare con lei di questa delicata questione?

Iga Swiatek: “Il suo è stato un gesto molto importante perché non ci sono regole che impongono di farlo. Non avevamo mai giocato contro ma so che è una bravissima persona anche perché abbiamo amicizie in comune. Immagino che per lei sia difficile in questo momento visto che si è fermata a un passo dalla medaglia ma deve essere fiera di quanto fatto arrivando fino alla semifinale. La partita di oggi fa poco testo: le condizioni erano particolari dal momento che eravamo reduci da un torneo molto intenso e da una sconfitta”.

Ha collaborato Andrea Mastronuzzi

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