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Il Tribunale civile di Venezia trasloca alla Cittadella della Giustizia

Ufficio dopo ufficio, archivio dopo archivio, aula dopo aula, la Cittadella della giustizia di piazzale Roma a Venezia sta prendendo sempre più corpo, come polo giudiziario della città di Venezia.

Così - con una nota - il presidente del Tribunale Salvatore Laganà comunica che dal 26 agosto anche il Tribunale civile di Venezia, la presidenza e tutti gli Uffici amministrativi, si trasferiranno nei nuovi locali della Cittadella a piazzale Roma, lasciando lo storico palazzo sansoviniano di Rialto.

«Conseguentemente», chiarisce il presidente, «le udienze civili con citazione per date successive a quelle del 26 agosto saranno celebrate nella nuova sede, con la precisazione che le udienze collegiali, quelle in materia di sfratto per morosità e finita locazione, e quelle in materia di esecuzione saranno tenute nell'Edificio 15».

Con la conclusione di questo secondo lotto dei lavori, che ha investito il corpo storico di quella che era stata la Manifattura Tabacchi, troverà definitiva sede adeguata anche il Consiglio dell’ordine degli avvocati. Il cantiere si sposta così sul terzo e ultimo lotto, i cui lavori dovrebbero concludersi in primavera e che interessa tre edifici contigui dove si insedieranno Procura generale della Repubblica, Corte d’Appello e Tribunale di sorveglianza.

E così la giustizia penale e civile, di primo e secondo grado avranno un’unica sede, liberando storici palazzi sul Canal Grande, di proprietà del Comune. Se la grande “fabbrica” di Rialto non è in vendita e per l’immobile l’amministrazione comunale aveva a suo tempo escluso destinazione alberghiera e si è parlato di possibili spazi universitari e aperti alla cittadinanza, è invece nel piano delle alienazioni del Comune Palazzo Corner Contarini dei Cavalli, con una valutazione di 13,7 milioni di euro.

Tornando alla Cittadella della Giustizia gli interventi al secondo e terzo lotto hanno visto un investimento complessivo di 68 milioni di euro che uniti ai lavori del 1° lotto vedono un investimento complessivo di quasi 150 milioni di euro dei fondi per le Periferie, affidati a Ca’ Farsetti. Il Comune di Venezia è, infatti, proprietario del complesso, che verrà concesso al Ministero della Giustizia in comodato gratuito.

Il 15 luglio, in occasione di un sopralluogo - alla vigilia del “terremoto” giudiziario con l’arresto dell’ex assessore Boraso e l’iscrizione a registro degli indagati dello stesso sindaco - Luigi Brugnaro aveva commentato con soddisfazione: «Il Comune fa da stazione appaltante e direzione lavori; stiamo rispettando i tempi per realizzare questa grande opera e per assicurare al personale di poter operare quanto prima in spazi adeguati e funzionali, recuperando al contempo edifici dismessi che appartengono al patrimonio storico e culturale della città. La Giustizia è un bene di tutti ed è fondamentale che vi sia un centro d’eccellenza, facilmente accessibile per tutte le attività giudiziarie che si svolgono a Venezia e che hanno connessioni con l’intero territorio veneto».

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