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Gommisti sommersi dai vecchi pneumatici: «Ne abbiamo più di seicento, siamo disperati»

«I consorzi abilitati passano sempre meno a ritirare i pneumatici da buttare e mi ritrovo ormai con l’officina sommersa di gomme». La denuncia è di Nicola e Claudio Ceccato, titolari della Pneus Service di via dello Stadio, a Monteortone di Abano. «Stiamo vivendo una situazione ormai grottesca», dicono i Ceccato. «Sono mesi che si protrae una condizione che sta diventando insostenibile. Ormai abbiamo più di 600 pneumatici che non riusciamo a smaltire e che stanno imbrattando gran parte dello spazio esterno dell’officina. I consorzi non passano più a ritirarli o meglio lo fanno con meno frequenza e quindi ci ritroviamo con molte gomme che si accumulano, creando non solo disagio a noi, ma anche a tutti i residenti della zona, che giustamente protestano».

I Ceccato sono esasperati. «Questo è un problema che stiamo vivendo tutti noi gommisti» annotano. «E pensare che sull’acquisto di ogni pneumatico il cliente paga un costo di smaltimento che varia mediamente tra i 2.5 e i 5 euro a gomma».

Ed è proprio qui che, secondo i titolari della Pneus Service, c’è l’inghippo. «Purtroppo ha preso piede il mercato on-line», spiegano. «Molti utenti comprano i pneumatici sui siti internet pensando di risparmiare, ma questi acquisti non contengono i costi di smaltimento delle gomme. Ci si ritrova allora con più gomme in circolazione rispetto a quelle che hanno il costo di smaltimento pagato ai consorzi. Consorzi che quindi si muovono in base alle quantità che risultano coperte di costi di smaltimento».

Resta il fatto che i gommisti hanno la necessità di liberare l’area. «Abbiamo provato a contattare i consorzi accreditati via mail per chiedere interventi urgenti, ma non ci rispondono ormai nemmeno alle e-mail che spediamo. Non sappiamo più che pesci pigliare e quindi siamo davvero disperati».

I Ceccato tengono allora a lanciare un chiaro allarme. «In questa condizione non abbiamo più lo spazio per svolgere i lavori sui mezzi più ingombranti, come possono magari essere i camper, dato che posto ce n’è solo per un veicolo normale. Di questo passo rischiamo di dover interrompere la nostra attività, avendo tutto lo spazio tra poco occupato dalle gomme di scarto».

È un problema anche di vicinato. «Giustamente i residenti si lamentano, perché i pneumatici sprigionano odore, non sono di certo un bel vedere per chi apre le finestre di casa e poi con il ristagno di acqua contribuiscono al proliferare di numerosissime zanzare o di altri insetti». I Ceccato si sentono senza armi. «Stiamo cercando di bussare a tutte le porte possibili per chiedere aiuto. E con noi sono anche i rappresentanti delle categorie. Stiamo preparando una lettera da inviare al governatore del Veneto, Luca Zaia, con la quale poniamo la questione nelle sedi regionali, chiedendo un aiuto anche al presidente». —

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