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Park Vittoria a Treviso, nuovo imprevisto. Prescritta l’analisi sullo stato del monumento 

Più ci si avvicina al momento cruciale, ovvero il disco verde o rosso al progetto del Park Vittoria, più si ha la sensazione che quel giorno si allontani. La Soprintendenza nei giorni scorsi ha ricevuto dal Comune tutte le carte che mancavano all'appello, ovvero gli approfondimenti idrogeologici e la perizia sullo spostamento del monumento.

Il capitolo così pareva destinato a concludersi, ma ora è stato chiesto un nuovo studio, stavolta incentrato sui Caduti.

Una nuova perizia

A fare la richiesta è stata ancora la Soprintendenza. Il Comune l'ha incassata e condivisa con Parcheggi Italia, la società chiamata a realizzare e gestire il futuro parcheggio interrato, vedendosi costretta a spostare ancora in avanti il possibile avvio dei lavori che, giova ricordarlo, erano stati inizialmente ipotizzati per giugno... di quest'anno.

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Dopo aver visionato lo studio redatto da una docente di Ca' Foscari relativo alle procedure per lo smontaggio, deposito e successivo rimontaggio in loco del Monumento ai Caduti, la Soprintendenza ha chiesto che il monumento sia sottoposto ad una sostanziale "radiografia", una perizia stratigrafica capace di valutare lo stato di conservazione della struttura realizzata con «metodi non invasivi» sottolinea l'assessore ai lavori pubblici Sandro Zampese, «ovvero senza carotaggi o perforazioni minime, ma con strumenti di rilevazione a ultrasuoni o altre tecnologie».

Dalla perizia la Soprintendenza spera di avere le assicurazioni necessarie sullo stato di salute dei Caduti per prevedere che l'operazione di trasloco non abbiano conseguenze o creino danni.

E se non bastasse....

«Nel caso in cui l'analisi stratigrafica non permettesse di dare tutte le assicurazioni de caso o di dare un quadro completo dello stato di salute del Monumento» evidenzia ancora l'assessore ai lavori pubblici, «allora si dovrà procedere con una analisi più approfondita, questa volta effettuando piccoli carotaggi e altri rilievi di carattere invasivo, ma sempre controllatissimo».

Visti i continui rinvii e le continue novità tecniche emerse solo negli ultimi due mesi verrebbe da già da puntare sul fatto che il primo esame non basterà, ma serve aspettare. Quanto? «È agosto, la campagna di analisi verrà affidata a breve, dare una scadenza è difficile, adesso» allarga le braccia Zampese. Facile quindi si arrivi all’autunno. Ma poi?

Il responso fondamentale

Una volta avuti in mano gli esiti degli esami (più o meno approfonditi) sul monumento, la Soprintendenza si dovrà esprimere in maniera definitiva. Dicendo che cosa? Se il monumento si può spostare, e se si può spostare come previsto dall’amministrazione. Si tratta di un responso fondamentale: se positivo non ci saranno altri problemi d’ostacolo al cantiere (che comunque deve ancora passare per la firma dal notaio), se negativo si aprirà una nuova, complicatissima partita.

Se la bocciatura riguarderà il metodo di gestione del monumento in fase di cantiere sarà un conto (si potranno valutare altre soluzioni e metodi di smontaggio e rimontaggio), se invece i parere di fatto sarà contrario allo spostamento del monumento allora sarà punto e a capo. Bisognerà ora capire se l’impresa potrà e intenderà realizzare il park interrato tenendo il monumento lì (progetto e costi andranno inevitabilmente rivisti) o se sarà il ko dell’intero progetto.

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