Bollengo piange l’ex sindaco Piero Gontero
Bollengo. Era gremita la chiesa parrocchiale di San Eusebio per l’ultimo saluto a Piero Gontero, 85 anni, già sindaco di Bollengo e progettista meccanico all’Olivetti di Ivrea, morto lo scorso 31 luglio nella sua casa di Bollengo, dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale di Ivrea. Da tempo era malato. Ad accogliere il feretro, venerdì 2 agosto, sul sagrato della chiesa parrocchiale c’erano il gruppo alpini di Bollengo, di cui Gontero faceva parte, il sindaco Luigi Ricca e gli amministratori comunali. L’impegno che l’ex sindaco ha speso per la comunità durante gli anni in amministrazione ha lasciato segni tangibili, nelle opere che ha realizzato, e immateriali per il valore dell’onestà e dell’accoglienza che ha trasmesso.
Toccante la lettera scritta dal figlio Paolo, direttore della Clinica urologica delle Molinette della Città della salute e della scienza di Torino, ma letta da uno dei suoi sei nipoti. Parole dettate dall’amore di un figlio verso un padre e un nonno generoso, esempio di vita per il suo percorso di valore. Parole che hanno riassunto la determinazione e la voglia di vivere di Piero fin da quando, per migliorare la sua posizione, si diplomò geometra ai corsi serali, mentre di giorno lavorava. «Ricordo il suo orgoglio per i progetti che aveva realizzato per l’Olivetti – scrive il figlio – fu tra quelli che lavorò a nuovi modelli di macchine da scrivere. Tramontata l’esperienza nella Fabbrica dei mattoni rossi si mise in proprio aprendo un' attività imprenditoriale con mia mamma. Ma il suo insegnamento più importante è stato che nella vita nulla è dovuto, e che il successo si ottiene con tanti sacrifici».
Tra le testimonianze di stima e di affetto anche quelle dell’ex parroco di Bollengo don Piero Agrano che ha ricordato il grande senso di ospitalità della famiglia Gontero. Il sindaco Ricca non è riuscito a trattenere la commozione nel ricordare prima di tutto un amico e poi una grande figura di amministratore pubblico spesa per 25 anni, dal 1972 al 1997, come consigliere, assessore e poi sindaco dal 1993 al 1997. Mise al servizio della comunità il suo tempo e le sue competenze per migliorare il paese: tra le tante cose potenziò l’acquedotto, realizzò la zona industriale, grazie a fondi europei, fece nascere e costruì la sede della Pro loco, si adoperò per le politiche sociali e la cultura. Piero Gontero riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Bollengo, accanto a quella della figlia Silvia scomparsa prematuramente.