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ATP Montreal, da Parigi al Canada: Alcaraz e Djokovic out, stakanovista Auger-Aliassime

Neanche il tempo di archiviare la sbronza a cinque cerchi, che i grandi appuntamenti del tennis reclamano attenzione. L’Olimpiade è stata il teatro dell’ultima impresa targata Novak Djokovic che si mette al collo l’oro olimpico tanto inseguito, lasciando a Carlos Alcaraz “solo” l’argento e tante lacrime in una finale che lo vedeva favorito. Proprio i duellanti dell’ultimo atto a Parigi 2024, con la stessa fatica ma con spirito opposto, hanno preferito dare forfait all’ATP Montreal. Nonostante l’assenza del serbo e dello spagnolo, il 1000 canadese potrà contare ugualmente sulla presenza di tanti top player come il ritorno del numero 1 Jannik Sinner o Felix Auger Aliassime che nonostante il tour de force da Parigi, avrebbe fatto di tutto per partecipare al torneo di casa.

Il nativo di Montreal ha disputato un’ottima Olimpiade e sabato 3 agosto era ancora in campo per la “finalina” a Parigi, dove solo un grande Lorenzo Musetti gli ha negato la gioia di una medaglia di bronzo che aveva già conseguito nel doppio misto con la connazionale Gabriela Dabrowski. L’ex allievo di Toni Nadal non potrà avere subito occasione di rivincita perché proprio il toscano, dopo due settimane a dir poco infuocate partendo dal torneo di Umago, ha alzato bandiera bianca anche considerando le ipotetiche difficoltà di un rapido switch di superficie: dalla terra rossa al cemento. Transizione che abbraccerà volentieri Daniil Medvedev, con il russo che oltre all’acuto di Roma nel 2023, ha sempre avuto un rapporto conflittuale con il rosso e la prematura eliminazione olimpica agli ottavi contro Auger-Aliassime ne è solo l’ultima testimonianza.

L’attuale numero 5 al mondo, finalista nel 2019 e vincitore nel 2021, non è l’unico ad avere un buon feeling con l’ATP Montreal: c’è anche Stefanos Tsitsipas. Seppur la terra battuta continui ad essere la superficie a lui più congeniale, il greco figura tra i grandi delusi della competizione iridata a cinque cerchi e provare smaltire la delusione in un torneo che lo ha visto finalista nel 2018 con Rafa Nadal può essere un’ottima occasione di riscatto. Così come l’ellenico, anche Alexander Zverev si è fermato ai quarti di finale a Parigi e, da oro olimpico in carica, l’amarezza di non essersi giocato la difesa del titolo è talmente forte da cercare in Canada di giocarsi le sue carte per piazzare il proprio nome nell’albo d’oro.

Oltre agli assenti illustri già citati mancherà all’appello per infortunio anche il finalista della scorsa edizione, quell’Alex De Minaur battuto da Sinner la prima gioia di un 1000. A completare la lista non ci saranno nemmeno Sebastian Baez, Francisco Cerundolo e Leonard Struff. Tra rinunce olimpiche, tour de force e l’incognita del passaggio di superficie il Canadian Open ha più di un motivo per accendere la curiosità degli appassionati.

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