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Il volontariato e l’impegno per la comunità, San Vito piange la morte di Attilio Del Canto

Il volontariato e l’impegno per la comunità, San Vito piange la morte di Attilio Del Canto

foto da Quotidiani locali

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Attilio Del Canto se n’è andato martedì 6 agosto mattina, dopo due mesi in terapia intensiva al polo cardiologico dell’ospedale Cattinara di Trieste. Avrebbe compiuto 77 anni a ottobre. La moglie Adele, in un commosso ringraziamento, ha voluto esprimere gratitudine al personale sanitario del reparto per la dedizione e l’impegno: «Hanno fanno di tutto per aiutarlo».

Originario di Eboli, in Campania, Attilio si era trasferito a San Vito ancora giovane. Sottufficiale dell’Esercito, dopo la pensione si era dedicato alla comunità. Era un membro della protezione civile e dei vigili volontari.

La passione per la fotografia l’aveva portato a fondare la sezione fotografica della Somsi, dove organizzava mostre ed eventi. Assieme alla moglie, era anche volontario all’Hospice e in ospedale. La coppia avrebbe celebrato quest’anno il 50° anniversario di matrimonio. Lascia le figlie Alessandra ed Elisa e tre nipotine.

Il sindaco Alberto Bernava lo ricorda con parole d’affetto: «Tutta San Vito piange la scomparsa di Attilio, amico e sanvitese modello. Un cuore immenso dedicato alla propria comunità, e sempre con il sorriso. Ti abbiamo voluto veramente bene».

Anche il presidente della Somsi, Mariano Polo, ha condiviso i suoi ricordi con Attilio, sia come vicino di casa sia come collega volontario: «Era sempre tranquillo e sorridente con tutti, con una parola e un bel saluto. Ho sempre potuto contare sul suo appoggio, sia nella vita privata sia in associazione. Grazie a lui abbiamo aperto la sezione fotografica, il suo più grande hobby. Era un punto di riferimento all’interno del gruppo e una piacevole compagnia per tutti. La sua serenità mancherà nel nostro condominio e alla Somsi. Grazie Attilio, per tutto la tua disponibilità, la gentilezza e l’apertura verso gli altri».

La coordinatrice della Protezione civile, Francesca Oberperfler, l’ha ricordato come un pilastro del gruppo sanvitese: «Non si è mai risparmiato, nemmeno in un’età in cui avrebbe potuto dire no. La sua grinta e il suo carattere l’hanno portato a fare cose incredibili. Il volontariato ce l’aveva nel cuore. San Vito perde un grande uomo, che ha fatto del volontariato uno stile di vita. E noi perdiamo un grande amico».

Eventuali offerte raccolte al funerale, non ancora fissato, andranno all’associazione Amici dell’hospice Il gabbiano e allo Scricciolo-Burlo Garofolo di Trieste.

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