Ivrea, così rinascono i campi sportivi, lavori e maggiore fruizione
Ivrea
«Non un semplice progetto sportivo, ma un’iniziativa a più ampio respiro, che va a toccare diverse delle priorità che sono alla base della nostra azione amministrativa»: con queste parole il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore ha sintetizzato l’accordo tra Comune e Ivrea Calcio per l’affidamento decennale (giunto attraverso un bando emesso alcuni mesi addietro) di tre impianti sportivi cittadini: lo stadio Gino Pistoni, l’adiacente campo Eporedia e il campo Brunoldi alla Sacca.
L’accordo, presentato martedì mattina in sala dorata, riguarda la riqualificazione, la modernizzazione e l’ottimizzazione degli impianti, a partire dall’illuminazione, che verrà interamente rifatta, sostituendo gli attuali riflettori con lampade a incandescenza con quelli a led. «Quando parlo di progetto globale, mi riferisco anche a questo – sottolinea Chiantore -: questo relamping è, soprattutto, un’azione di risparmi energetico. Ma recuperare questi impianti significa anche garantire a centinaia di ragazzi di Ivrea di giocare vicino a casa, limitando di conseguenza gli spostamenti da parte dei loro accompagnatori. Accompagnatori che, magari, nel tempo di un allenamento avranno la possibilità di fare acquisti nei pressi dei campi, sostenendo il commercio di vicinato». Un’attenzione particolare sarà riservata all’inclusione: «La squadra degli Insuperabili, composta da atleti diversamente abili, avrà la possibilità di fruire degli impianti gratuitamente – spiega il presidente dell’Ivrea Calcio Davide D’Errico – e non è nostra intenzione fare selezione sui nostri atleti in base al merito o alle capacità, soprattutto negli anni della scuola calcio. Il divertimento il gioco e l’educazione devono essere alla base dell’attività giovanile, che sarà gestita con la massima professionalità da allenatori che, seppur giovani, sono già tutti abilitati». Oltre all’illuminazione, il progetto riguarderà il rifacimento del manto erboso dei tre impianti, l’adeguamento delle strutture (spogliatoi e altri locali) e, al Brunoldi, la realizzazione di un fondo sintetico per i campi di calcio a 9 e calcio a 5; quest’ultimo sarà poi a disposizione dei ragazzi del quartiere, senza costi per giocare liberamente “a pallone” negli orari di non utilizzo da parte della società.
«Nei nostri obiettivi – spiegano D’Errico e il suo predecessore Dario Ravera – la scuola calcio, che rientra nel progetto Juventus Academy, e il settore giovanile devono diventare il serbatoio per la prima squadra, che punta a una permanenza stabile almeno in Eccellenza. Se riusciremo ad avere un’Ivrea composta da eporediesi, siamo convinti che riusciremo a riportare la gente sulle tribune del Pistoni».
Presente alla conferenza stampa anche l’assessore all’Urbanistica Francesco Comotto, nonostante il progetto non impatti direttamente sulle sue deleghe. Una partecipazione dettata soprattutto dal suo cuore di ex bomber dell’Ivrea Calcio. Comotto ha vestito la maglia arancione per nove stagioni, dal 1983 al 1992, con 285 presenze e 69 gol al suo attivo: «Inevitabilmente quando si parla dell’Ivrea Calcio, per me è un’emozione, soprattutto oggi che si parla di ritorno della squadra al Pistoni e del recupero del campo Brunoldi, dove mio figlio ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio. Come amministratore non posso che dirmi soddisfatto per qualcosa di significativo per il calcio, ma anche per gli interessi della città in generale». E, in chiusura, un curioso aneddoto: «Oggi, entrando in questa sala ho ripensato a quando fummo accolti, al termine della stagione 1986-87 dal sindaco Roberto Fogu per festeggiare la promozione in Interregionale. Ero un ragazzino, poco più che ventenne e mai avrei immaginato di tornare qui, oggi, “dall’altra parte del tavolo”».