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Lotta contro l’alta velocità sulla regionale 56 a Gorizia: dalle segnalazioni del Comitato ai controlli del Comune

GORIZIA Una raccolta di firme, striscioni, proteste incessanti. Non passa giorno che il Comitato, nato fra Gorizia e Mossa per battersi contro l’alta velocità lungo la strada regionale 56, faccia sentire la sua voce. Parla di «situazione vergognosa», tiene la conta degli incidenti e ha già segnalato la questione ai Comuni, alla Regione, a Fvg strade, alla Prefettura e chi ne ha più ne metta. «Ma le risposte - denunciano - non ci sono. Servono soluzioni strutturali, non semplici aspirine».

Il Comune di Gorizia, come risponde? Respinge, in un certo senso, (quasi) tutti gli addebiti al mittente anche se il suo intento, lo dice subito a scanso di equivoci, è di non esasperare gli animi. Ammette che «il problema non è risolto e che si sta lavorando per risolverlo ma i controlli ci sono». E c’è stato anche un giro di vite negli ultimi tempi.

La statistica

L’assessore comunale alla Mobilità e alla Polizia locale Francesco Del Sordi è chiaro e fornisce anche alcuni dati.

«Sono numerose sia le segnalazioni sia le denunce ingenerose di immobilismo - esordisce -. Seppur non sia stata risolta la faccenda, non è vero che non siano stati effettuati controlli».

E Del Sordi lo dice sulla base di un report confezionato dal Comando dei vigili urbani. «Aggiungo - dice - ad abundantiam che, lungo la strada regionale 56, il Comando ha profuso un notevole sforzo nei servizi di controllo del superamento dei limiti di velocità attivando, su precisa richiesta della nostra amministrazione comunale, un ragguardevole numero di controlli che ha portato ad elevare, nel primo semestre 2024, più di una cinquantina di sanzioni, quasi tutte per violazione dell’articolo 142, comma 7 (superamento non oltre i 10 chilometri orari)».

Il tavolo

Controlli, dunque, «ci sono e sono stati potenziati». Ma, ripete Del Sordi, c’è piena consapevolezza che il problema-velocità non è risolto e non è nemmeno di immediata soluzione. «Ma la questione è sul tavolo. Non siamo certamente insensibili alle segnalazioni dei cittadini. Sono d’accordo con l’assessore regionale Cristina Amirante che ci dobbiamo incontrare, come amministrazioni, per risolvere il problema. Non è coinvolta solo Gorizia ma anche Mossa, Fvg strade, la Regione stessa. La questione è complessa e con mille implicazioni. I residenti propongono la realizzazione di una rotatoria? Valuteremo se c’è lo spazio necessario, ma ricordo a tutti che c’è un sottopassaggio a brevissima distanza, a Mossa. In ultimo, un’altra considerazione: i picchi di velocità non possono essere tutti imputati ai mezzi civili ma, in larghissima parte, ai mezzi di soccorso che, ovviamente, in emergenza, passano superando il limite».

La relazione

Accanto alle parole di Del Sordi, interviene anche la relazione firmata dal vicecomandante della Polizia locale Paolo Paesini che è stata inviata anche all’assessore regionale Cristina Amirante e al sindaco di Mossa Emanuela Russian riguardante, proprio, le segnalazioni del comitato guidato dai combattivi Franzò e Medeot. «Il Comando di Polizia locale - si legge - applica, da tempo, un protocollo per il controllo sistematico della velocità tramite apparecchiatura “telelaser” in diverse arterie cittadine ritenute strategiche per il contrasto del superamento dei limiti vigenti: in tale contesto, va comunicato che, nel corso del 2023, sono stati eseguiti 34 controlli in via Udine, che hanno portato all’accertamento delle relative violazioni. Si assicura, inoltre, che tali controlli sono proseguiti ininterrottamente anche nel corso di questo anno».

Secondo il Comitato, «si va da punte di 120 km/h in direzione verso Lucinico, di 150 km/h in direzione verso Mossa, con moto che vano tranquillamente a 143 km/h. Ciò pur tenendo conto anche della presenza dei mezzi d’emergenza». —

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