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Bivio di Miramare riaperto a due corsie, ma i pullman devono attendere l’autunno

TRIESTE Miramare fa un passo in avanti verso la normalità, dopo i danni provocati dalle mareggiate dello scorso novembre. Si sono conclusi i lavori per il rifacimento del muro di sostegno al Bivio, in un’area fino a questo momento circondata dalle transenne, con annesso restringimento della carreggiata che conduce al Castello.

Era uno degli interventi più attesi, siccome il cantiere impediva l’accesso ai mezzi pesanti e ostruiva il passaggio dei pedoni. Significa che si tornerà ai pullman riammessi a Miramare? Non ancora, per ragioni che presto chiariremo, ma la notizia ha comunque dei risvolti positivi sul traffico e non solo.

Le mareggiate del 27 ottobre e del 3 novembre 2023 avevano aperto, in questa zona del litorale costiero, due grandi ferite. La prima, dove il cantiere è appena stato ultimato, si trova in corrispondenza dell’Hotel Miramare: precisamente, il danno consisteva nel «cedimento del muro di contenimento di sottoscarpa». L’altra, invece, riguarda proprio il parcheggio di Miramare: e in questo caso il ripristino non spetta al Comune ma è di competenza del Castello.

I due cantieri hanno imposto la modifica della viabilità nei mesi passati, costringendo i pullman a rinunciare alla consueta trasferta in direzione della ex residenza di Massimiliano e Carlotta, dove scendevano centinaia di turisti spesso provenienti dalle navi da crociera. Ma le corriere sono state soltanto le vittime più appariscenti: perché, in realtà, il divieto di transito era esteso a tutti i veicoli pesanti, in cui rientrano, ad esempio, i camion dei rifiuti o alcuni mezzi di trasporto merci (lungo la bretella sorgono due stabilimenti balneari).

Così veniamo ai lavori al Bivio di Miramare ora conclusi. Qualche dato per restituire l’entità dell’intervento: il rifacimento del muro ha richiesto circa un mese (in anticipo rispetto alle tempistiche previste di 50 giorni), in un quadro economico complessivo di 200 mila euro (di cui 95 mila per i lavori e 10 mila per l’indagine geologica). Rientra nel finanziamento da 6,2 milioni di euro stanziato dalla Protezione civile regionale per supportare il ripristino della costiera di Barcola, mentre a eseguire l’opera è stata la ditta Rosso costruzioni. Allora, è il caso di esultare per la sua conclusione?

Sicuramente ci sono dei vantaggi immediati, già goduti dai bagnanti che mercoledì 7 agosto hanno potuto allegramente passeggiare lungo la bretella, senza dover aggirare come in precedenza le transenne. Come loro, anche i veicoli che devono percorrere la strada fino alla sbarra del parcheggio di Miramare potranno tornare a transitare, grazie al ripristino della normale larghezza della carreggiata e l’eliminazione del semaforo di cantiere.

Ma qui c’è una importante precisazione da fare. Perché, se la ferita del Bivio è stata sanata, la seconda, all’interno del parcheggio di Miramare, dovrà attendere l’autunno per essere risolta. Dilazione dettata non solo dalla volontà di non pesare con il cantiere sul momento di maggiore flusso di visitatori per il Castello – come ha spiegato recentemente al Piccolo la direttrice Andreina Contessa – ma anche dall’impossibilità degli stessi mezzi necessari per i lavori di accedere al comprensorio fintantoché non fosse stato completato l’intervento al Bivio. Insomma, una sorta di circolo vizioso, che adesso vede sciolto il nodo maggiore.

In attesa del parcheggio, per i pullman che vorrebbero tornare ad accompagnare i turisti al Castello nulla cambierà allo stato attuale. Ma Miramare inizia a vedere la luce in fondo al tunnel imboccato malauguratamente lo scorso novembre.

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