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La Croazia dice addio ai caselli autostradali entro il 2026: ecco come si pagherà

ZAGABRIA Entro il 2026 la Croazia dirà addio ai caselli sulle autostrade, installando invece modalità di pagamenti elettronici contactless e introducendo una tariffa unica nazionale per chilometro. Una scelta che era già stata presa a febbraio scorso, con l’affidamento della gara di appalto alla partnership tra la società slovacca SkyToll con sede a Bratislava e quella ceca TollNet con sede a Praga. Tutto si era bloccato, però, a causa di un ricorso da parte della società austriaca Kapsch TrafficCom. Il nodo si è sciolto: l’Alta corte amministrativa della Croazia ha respinto il ricorso, confermando quindi in maniera definitiva l’affidamento dell’appalto del sistema innovativo di pedaggio autostradale alla partnership ceca e slovacca, la cui offerta, pari a 79,9 milioni di euro (Iva esclusa), era stata giudicata la più vantaggiosa tra le 10 pervenute all’apertura delle buste nel febbraio scorso.

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Il ricorso degli austriaci dunque ha fatto slittare di oltre cinque mesi la firma del contratto di esecuzione dei lavori, il cui valore era stato stimato sui 100 milioni di euro. Firma che dovrebbe avvenire a giorni. Un ricorso era stato presentato anche dalla società cinese Ctfo Jeton Technology, ma era stato subito respinto poiché mancante della prova di versamento di 66 mila euro per le spese del procedimento.

Il consorzio risultato vincitore si è impegnato, come detto, a realizzare il progetto nell’arco di due anni dalla firma del contratto, pertanto se tutto andrà bene entro il 2026 i 339 caselli autostradali nel Paese saranno smantellati. Come già reso noto in precedenza, i fondi necessari per l’implementazione del progetto sono garantiti dai fondi comunitari dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

Il nuovo sistema favorirà il flusso libero dei veicoli (si parla del passaggio di 3 mila veicoli all’ora) eliminando le soste ai caselli, contribuendo ad abbattere le code e soprattutto, si stima, a dare enormi vantaggi sul piano dell’inquinamento. Sarà applicato sull’intera rete autostradale croata di 1.300 km gestita da tre società: Hrvatske autoceste (Autostrade croate), Bina Istra e Autocesta Zagreb-Macelj (Autostrada Zagabria-Macelj).

Si baserà su due tecnologie globalmente consolidate: la Dsrc (comunicazione radio a 5,8 GHz) per il pagamento del pedaggio da parte dei fruitori muniti del dispositivo Enc (una sorta di telepass) e la tecnologia Alpr basata sul riconoscimento automatico delle targhe per il pedaggio dei conducenti occasionali, sprovvisti del dispositivo Enc. Un’altra importante novità è che il pedaggio verrà pagato a tariffa unificata per chilometro.

Una volta introdotto il nuovo sistema, verranno istituite delle squadre mobili per il monitoraggio dei pagamenti, un provvedimento contro gli eventuali furbetti. Ci saranno dei furgoni equipaggiati con lettori di dispositivi Enc e telecamere Alpr per la lettura delle targhe dei veicoli. I controlli si potranno effettuare sia in movimento che sui veicoli fermi nelle aree di sosta, nei parcheggi e alle stazioni di servizio. Ed è proprio nei servizi di controllo e monitoraggio che verranno impiegati i casellanti senza lavoro. —

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