Pallanuoto, Alessandro Campagna: “E’ impossibile il gioco violento quando un giocatore tira”
Nelle dichiarazioni post gara rilasciate al sito federale dal tecnico del Settebello, Alessandro Campagna, inevitabilmente banco l’espulsione per gioco violento, in passato definita brutalità, di Condemi, che ha pesantemente condizionato l’andamento di Italia-Ungheria, quarto di finale delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Gli azzurri hanno perso ai rigori, dopo aver giocato per 4′ in inferiorità numerica in un match in cui di colpo da una situazione di parità si sono ritrovati sotto di due reti e costretti a giocare per metà frazione con un uomo in meno a causa di una revisione al VAR a dir poco discutibile.
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Il CT dell’Italia, Alessandro Campagna, è chiaro: “Non voglio pensare alla malafede. Scientificamente è impossibile il gioco violento quando un giocatore tira. È impossibile perché tu stai tirando, sei concentrato, fai il gesto e non puoi poi colpire l’avversario dopo un centesimo di secondo. È stata una decisione inaccettabile. Forse il fatto che c’è stato il sangue ha influito, ma ci si può tagliare anche con una ditata“.
L’allenatore del Settebello sottolinea la grande prestazione degli azzurri: “Dall’espulsione in poi abbiamo giocato una partita epica, straordinaria, meravigliosa. Cuore, determinazione, testa, coraggio: c’era tutto e mi dispiace. Tra l’altro i tiratori migliori hanno sbagliato i rigori, però purtroppo è capitato. Questo è lo sport. È difficile da accettare“.
Le conclusioni del tecnico: “Avessimo perso ai rigori una partita senza episodi del genere probabilmente avrei analizzato anche le piccole debolezze o errori che abbiamo commesso. Recuperare una partita del genere e indirizzarla sui binari della vittoria penso che sia una cosa straordinaria. Non posso dire niente ai ragazzi. L’unica cosa che posso dire è che sono veramente orgoglioso di essere il loro allenatore“.