Basket femminile, Francia-Belgio e USA-Australia saranno le semifinali alle Olimpiadi
Si sono chiuse oggi le partite dei quarti di finale alle Olimpiadi di Parigi 2024 per quel che concerne il basket femminile. Quattro confronti, quelli di oggi, che non hanno avuto andamenti particolarmente combattuti, rispettando i pronostici e dando al contesto a cinque cerchi due semifinali, Francia-Belgio e USA-Australia, dai numerosi ordini di temi.
GERMANIA-FRANCIA 71-84
Il concetto di questa partita è molto semplice: nel momento in cui una squadra che ruota 7 giocatrici ne incontra una che ne ruota 11, di solito quella che ne ruota 7 perde. Oltretutto, i 24 di Marine Johannes sono un ulteriore fattore a favore della Francia.
Il concetto del team transalpino è uno solo: allargare pian piano il divario, e la cosa riesce perfettamente soprattutto nel secondo periodo. Sebbene sia Johannes la top scorer, la protagonista in capo di quella che è la fase decisiva del match è Alexia Chery, che crea l’allungo definitivo facendo sì che siano inutili i 20 e 13 rimbalzi di Nyara Sabally.
SPAGNA-BELGIO 66-79
Alle iberiche non basta Megan Gustafson con i suoi 21 punti, perché il Belgio è tornato in versione del tutto inafferrabile. 19 a testa per Emma Meesseman e Kyara Linskens, la giornata sì di Delaere e Vanloo e le Cats volano in semifinale a cinque cerchi.
La Spagna regge l’urto solo nel (bellissimo) primo quarto, che finisce 26-26, poi l’unico attacco che continua a funzionare è quello belga. Anzi, è Linskens, che prende in mano la situazione e porta le compagne su un 37-48 che, con il contributo delle giocatrici già citate, diventa 49-67, un punteggio irrecuperabile, a 10′ dalla fine.
NIGERIA-USA 74-88
Sarebbe un margine ancora più ampio, quello che Team USA rifila alla Nigeria, senza un ultimo quarto da remi in barca tirati dalle americane. Doppia doppie per A’ja Wilson (20+11), ma in linea generale conta ancor più che nessuna giochi più dei suoi 25’17” nel roster a stelle e strisce.
Della partita c’è poco da dire: partono forte Young e Collier (4-10), poi arrivano anche i calibri pesanti (Loyd, Stewart e Griner) e per la Nigeria cala la notte, che ha anche la forma di un -30 (46-76) prima del riportare entro limiti migliori il divario in precedenza molto netto.
SERBIA-AUSTRALIA 67-85
Stavolta, rispetto al confronto maschile, non c’è il lieto fine per la Serbia. E non c’è perché l’Australia, molto semplicemente, è una squadra davvero forte. La super protagonista è Alanna Smith, con una doppia doppia da 22 punti e 13 rimbalzi.
Alla fine di tutto, però, la fine del primo quarto è uno show di Cayla George, che poi lancia quello dell’accoppiata Melbourne-Smith, un rebus irrisolto e irrisolvibile per la difesa serba. Il divario è già di 16 lunghezze all’intervallo (32-48), sfiorando le 30 lunghezze nel terzo quarto prima di diminuire a giochi fatti.