World News

WTA Toronto, Svitolina di nuovo con coach Bettles: “Ricordi indelebili con Andy”

“Dare aiuto e speranza ai ragazzini ucraini che praticano sport è una mia missione” ha spiegato Elina Svitolina, tornata ad affidarsi ad Andy Bettles

Archiviata l’esperienza olimpica, Elina Svitolina è tornata a competere nel tour al WTA 1000 di Toronto con una novità nel suo angolo: terminato il suo rapporto professionale con Raemon Sluiter, la due volte campionessa degli Internazionali d’Italia ha ripreso la collaborazione con Andy Bettles, che l’aveva accompagnata dal 2016 al 2021, vincendo quattro titoli WTA 1000 e conquistando la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021.

“Confermo, stiamo provando a riprendere la nostra collaborazione – ha affermato l’ex numero 3 del mondo a Toronto, nel corso della sua conferenza stampa –. È fantastico averlo nuovamente nel mio team. Avevamo lavorato insieme fino a tre anni fa e abbiamo creato ricordi indelebili insieme, tante partite memorabili. Sono stati cinque anni pieni di successi con Andy, quindi è stato semplice per me chiamarlo nuovamente dopo la mia separazione con Raemon [Sluiter, n.d.r.]: lo conosco molto bene, inoltre siamo sempre rimasti in buoni rapporti anche dopo la fine della nostra collaborazione tre anni fa. Siamo a metà stagione e non è facile cambiare allenatore, perciò ho subito pensato ad una vecchia conoscenza come Andy per inseguire i miei prossimi obiettivi e per preparare al meglio le prossime sfide”.

Svitolina ha poi parlato della sua fondazione, che lavora in Ucraina dal 2018 ed è ora chiamata, causa guerra, a fare gli straordinari. “In questo periodo di guerra è diventata una mia missione quella di dare aiuto e speranza ai ragazzini ucraini che praticano sport, tennis in particolare visto che è il mio sport. La fondazione è nata nel 2018 – ha spiegato la 34esima forza del ranking –, quindi prima che la guerra iniziasse, con il principale fine di introdurre il tennis in Ucraina, ma ora chiaramente lo scopo è cambiato. Bisogna continuare a tenere vivi i sogni dei bambini anche in tempo di guerra. È molto difficile per loro vivere nella quotidianità con le bombe, vedere i loro genitori aver paura del futuro e non sapere che cosa sta per succedere. Sono in particolare fiera del nostro programma incentrato sulla salute mentale. Spendo tanto tempo con tutto il team della fondazione cercando nuove idee e capendo come migliorare ulteriormente il nostro progetto”.

Riflettendo sulla maternità e sul suo ritorno alle competizioni, la tennista ucraina ha analizzato le principali difficoltà che chi ritorna nel tour deve affrontare. “È stato un lungo processo, poiché mi ci sono voluti mesi e mesi di lavoro per recuperare una buona forma fisica. Inoltre, giocare una partita è completamente diverso dalla sessione di allenamento: puoi sentirti molto bene in allenamento, poi giocare un torneo e percepire le gambe più pesanti, non gestire lo stress bene finché non ti abitui nuovamente. Mantenere il focus per tutto il match è stato molto complesso per me all’inizio: giochiamo a livello altissimo in questi tornei e non è semplice tornare dopo un anno e mezzo di pausa”, ha concluso Svitolina.

Читайте на 123ru.net