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A Pordenone i pazienti dell’ospedale lasciano le note sul cartello dell’ascensore rotto: «Ormai sono sei mesi»

I disagi, soprattutto per le persone anziane e più fragili, durano da mesi. L’ascensore al piano terra del padiglione A dell’ospedale di Pordenone non funziona da tempo e l’intervento di sistemazione si sta facendo attendere. Il guasto è segnalato con un cartello apposto in parte all’impianto, sul quale gli utenti hanno iniziato a segnare la data in cui hanno tentato di utilizzare l’ascensore e le proprie lamentele. La prima risale al 12 febbraio scorso, mentre l’ultima è stata scritta non più tardi di mercoledì mattina.

Interpellata l’azienda sanitaria si tratta di un guasto relativo alla componente elettrica, che necessita di essere cambiata. Poco dopo aver notato il malfunzionamento e ricevute le prime segnalazioni da parte degli utenti, l’azienda si era subito attivata per ripristinare l’ascensore, affidando l’incarico a una ditta. I ritardi, pertanto, sono dovuta al reperimento dei pezzi di ricambio che si faticano a trovare nel mercato.

Considerando che il padiglione A sarà uno degli ultimi a essere demoliti una volta ultimato il nuovo ospedale, l’azienda rassicura sul fatto che l’impianto verrà messo di nuovo in funzione. L’ascensore rappresenta un supporto fondamentale per molti utenti, soprattutto per le persone fragili, considerando che serve i sei piani del padiglione, dalla cardiologia al primo piano ai operatori all’ultimo.

Sulla questione si sono fatti sentire anche i sindacati, che ritengono inaccettabile una situazione del genere. «All’interno di un ospedale pubblico – ha dichiarato il segretario generale della Uil-Fpl, Stefano Bressan –, una situazione del genere non si può tollerare. La mobilità è un aspetto fondamentale, soprattutto in un’unità come la medicina. Ci risulta che l’impianto sia fermo da parecchi mesi; continueremo a monitorare il caso affinché venga risolto quanto prima».

Per il segretario regionale dalla Fp-Cgil Pierluigi Benvenuto, il guasto all’ascensore si somma ai diversi altri problemi che riguardano le manutenzioni e gli impianti. «Purtroppo gli operai sono sempre meno e l’ospedale è una struttura ormai datata che presenta diversi problemi – ha sottolineato Benvenuto –. L’auspicio di tutti è che nel nuovo nosocomio non si assista più a problemi di questo tipo, causa di molti disagi per gli utenti più fragili ma anche per gli operatori in servizio».

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