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Premio Malattia della Vallata: Barcis premia tre scrittori

Premio Malattia della Vallata: Barcis premia tre scrittori

foto da Quotidiani locali

Nevio Spadoni, ravennate, prestigioso esponente della fortunata corrente romagnola che ha dato alla poesia autori importanti, fra i quali il più noto è senz’altro Tonino Guerra, è il vincitore della 36ma edizione del Premio Giuseppe Malattia della Vallata. A Maurizio Casagrande, poeta veneto che scrive nel dialetto padovano, la cui produzione ha tratti fortemente legati alla sua terra e a Nicola Cinquetti, veronese, autore di numerosi libri di poesia e narrativa per bambini e ragazzi, è stato assegnato il Premio Pierluigi Cappello, fondato nel 2018 nell’ambito del Malattia della Vallata, quale omaggio al grande poeta friulano.

Annunciati a Barcis – la località della Valcellina dove tutto ebbe inizio 36 anni fa – i premi (organizzati entrambi dal Comune di Barcis e dalla Pro Barcis, in collaborazione e con il supporto della Fondazione Pordenonelegge, il Circolo culturale Menocchio, con il sostegno delle Regione Friuli Venezia Giulia e di Gialean), saranno consegnati a settembre nel corso del festival pordenonese. Spadoni, vincitore del Giuseppe Malattia della Vallata, lo riceverà giovedì 19 settembre, alle 20.30, nel convento di San Francesco, durante un incontro al quale interverrà anche Manuel Cohen, poeta, saggista, nonché fra i maggiori critici di poesia dialettale. La cerimonia di premiazione del Cappello avrà luogo sempre giovedì 19 settembre, ma alle 18, nello stesso luogo.

La novità è dunque la nuova formula del “Malattia della Vallata”, che, come ha spiegato ieri il presidente e infaticabile figura di riferimento del premio, Maurizio Salvador, da quest'anno diventa premio alla carriera, riservato a un poeta che abbia scritto nei dialetti e nelle lingue minoritarie esprimendo la vitalità delle parlate locali. Non più il concorso, dunque (anche per ovviare a problemi organizzativi sempre più pressanti), ma una nuova formula che ne consente la prosecuzione e, come ha sottolineato Roberto Malattia, nipote del cantore della Valcellina, “ci permette di mantenere viva un’iniziativa di cui siamo orgogliosi e la memoria di mio nonno, che con la sua opera ha dato lustro a Barcis e alla sua comunità”.

A tratteggiare la figura di Spadoni, sul quale è ricaduta la scelta, il poeta Giacomo Vit, che presiede il Comitato del premio, del quale fanno parte Fabio Franzin, Roberto Malattia, Maurizio Salvador, Fabio Maria Serpilli e Annalisa Teodorani. “Fin dal 1985 ha dato corso a una serie di pubblicazioni in cui ha elevato il dialetto romagnolo a lingua della poesia, cercando inoltre formule nuove. Notevole è infatti anche il suo impegno nello scrivere e far rappresentare i suoi testi teatrali, in Italia e all’estero, sempre ricorrendo all’idioma locale”.

Anche il Premio Pierluigi Cappello, dedica sentita alla sua poesia - con una speciale attenzione al suo lavoro nella lingua al contempo ruvida e dolce della sua terra e alla sua ricerca sulle “parole bambine”, con rime e filastrocche dedicate ai più piccoli – è riservato a versi in dialetto o nelle lingue minoritarie, ma il campo è ristretto a pubblicazioni riferite all’anno in corso.

Il Comitato del premio, formato da Aldo Colonnello, Fabio Franzin, Valentina Gasparet, Roberto Malattia, Maurizio Salvador, Christian Sinicco, Gian Mario Villalta e Giacomo Vit, per la sezione riservata a un libro di poesia nei dialetti e nelle lingue minoritarie (coordinata da Christian Sinicco), ha scelto Maurizio Casagrande per l’opera in dialetto veneto “Belès. 99 cante tigrigne” (Ronzani editore), un diario poetico che riporta con maestria il senso di straniamento e precarietà vissuto dall’autore in terra eritrea, dove soggiornò per lavoro.

Per la sezione dedicata a un libro di poesia per bambini e ragazzi in lingua italiana o nei dialetti e nelle lingue minoritarie (coordinata da Valentina Gasparet) il riconoscimento è andato a Nicola Cinquetti per “Quando la sera la luna ci parla” (Lapis), raccolta di filastrocche arricchite da giochi di parole e allitterazioni che consentono al piccolo lettore di librarsi nel cielo della fantasia.

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