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La rivelazione di Cecchi Paone: “Sono un maestro massone, indosso anche il cappuccio” (video)

Sono diventate rapidamente virali in Rete le immagini di Alessandro Cecchi Paone che in un’intervista web ha rivelato di essere un massone. E non un semplice iscritto, ma addirittura un maestro massone del massimo grado. Tu sei un sarchiapone del massimo grado piegato a 360⁰ nel rito dei dementi che obbediscono al World Economic Forum […]

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Sono diventate rapidamente virali in Rete le immagini di Alessandro Cecchi Paone che in un’intervista web ha rivelato di essere un massone. E non un semplice iscritto, ma addirittura un maestro massone del massimo grado.

La rivelazione, che infiammato i social in questa prima settimana di agosto, è arrivata nel corso del podcast “2046” condotto da Fabio Rovazzi e Marco Mazzoli. Il noto conduttore, spesso al centro di polemiche nei vari talk show, ha parlato con orgoglio della sua appartenenza alla massoneria.  “Sono un massone del massimo grado – ha detto Cecchi Paone sotto gli occhi di un sorpreso Enrico Ruggeri, tra gli ospiti in studio – sono anche un maestro architetto del rito simbolico”. Il giornalista ha rivendicato la sua appartenanza come tradizione di famiglia, avventurandosi poi in considerazioni improprie. “Perché tu puoi essere cattolico, puoi essere ateo, puoi essere tante cose. Se sei massone credi nella libertà, nell’uguaglianza, nella fraternità, nel progresso, nei diritti umani, nei diritti civili. In Italia la massoneria è stata fondata da Mazzini e Garibaldi, credo di non dover dire altro. Sono massone e sono orgoglioso di esserlo e non mi nascondo”.

In realtà, l’appartenza alla massoneria è esplicitamente vietata per i cattolici, così come nello statuto di alcuni partiti politici, come ad esempio il M5s.

Enrico Ruggeri, tra i più sorpresi in studio, commenta: “Uno si immagina i massoni che fanno i sacrifici con il cappuccio”. Cecchi Paone, però, rivela: “Il cappuccio ce l’abbiamo in alcuni casi ma non facciamo sacrifici”. E spiega l’utilizzo del cappuccio: “Per non farci riconoscere. In certe fasi non possiamo dire tutto. Se arriva un profano, come in questo caso siete voi – e non è un’offesa – prima che il profano si confermi massone e venga accettato non deve sapere chi sono gli altri. Ma poi a un certo punto c’è un bellissimo gesto, quando finisce il rito di iniziazione noi facciamo tutti insieme 1-2-3, via il cappuccio. Ed escono le facce”.

Inutile dire che il podcast ha ottenuto un gran numero di visualizzazione e commenti feroci e salaci sui social.

In realtà, Cecchi Paone aveva già raccontato del suo ingresso nella massoneria in una lunga intervista a Peter Gomez. Stavolta, però, nel contesto social la sua rivelazione ha avuto un’eco maggiore.

 

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