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Custodia cautelare, Boschi usa la scusa del sovraffollamento carcerario per difendere la proposta di Costa: “Non è una norma salva politici”

“Il decreto carceri che la maggioranza ha votato ieri è un imbroglio politico perché non c’è niente che possa davvero ridurre la situazione drammatica del sovraffollamento carcerario. Io ho visitato vari carceri nelle ultime settimane e ho visto le condizioni dei detenuti che sono inumane”. Maria Elena Boschi, durante la raccolta firme di Italia Viva a Roma contro l’autonomia differenziata, torna sulle votazioni di ieri alla Camera dei Deputati. E dunque le chiediamo anche del voto sull’ordine del giorno a prima firma Enrico Costa di Azione che ha visto il voto favorevole di Italia Viva e dei partiti di maggioranza.

“Sono interventi che sosteniamo da quando ci siamo presentati alle elezioni politiche del 2022 – afferma Boschi – noi crediamo che la limitazione della libertà personale debba essere utilizzata con molta cautela perché sappiamo che una parte del problema del sovraffollamento carcerario è anche legato alla custodia cautelare”. Custodia che il Ministro Nordio, mercoledì, al termine di un vertice a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Meloni ha annunciato di voler modificare.

Anche se l’ordine del giorno Costa sembra proprio confezionato per evitare nuovi ‘casi Toti’ Maria Elena Boschi nega che si tratti di una proposta per evitare il carcere ai colletti bianchi. Non è una norma salva politici” ma poi aggiunge che “c’è un tema che riguarda gli amministratori – perché – non ci può essere un automatismo per cui o rinunci alla funzione oppure non hai più diritto alla tua libertà, dove c’è un’inchiesta che non è ancora una condanna definitiva”. Ovvero proprio l’argomentazione usata da chi sostiene le ragione dell’ex governatore della Liguria.

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