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Giovane non vedente per anni vittima di bullismo, Mattarella risponde alla lettera di Aurora

«Non me l’aspettavo, quando mio zio mi ha detto che il presidente della Repubblica ci aveva scritto non ci credevo. È una bellissima cosa e una grande soddisfazione. Ha riportato cose vere».

Quella di Aurora Borgolotto, sacilese di 24 anni, affetta dalla sindrome di Alstrom, una malattia genetica che la costringe alla cecità, è una storia di coraggio e riscatto arrivata fino al Quirinale.

Dopo la lettera inviata da uno zio speciale, il cantautore Pablo Perissinotto, è arrivata la riposta dagli uffici della presidenza della Repubblica in cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto esprimere la propria vicinanza e solidarietà a un talento come il suo che, nonostante gli ostacoli, è riuscito a realizzarsi.

Dal coraggio di Aurora Borgolotto, vittima di bullismo, e dall’arte di Pablo Perissinotto nel 2023 è nato uno spettacolo musicale per le scuole, dove le canzoni del cantautore si alternano ai monologhi della 24enne, che porta in scena il suo vissuto.

Oggi Aurora è laureata in psicologia con il massimo dei voti, ha un fidanzato di Roma e fa mille cose, come tante ragazze della sua età. Per lei il rumore assordante della discriminazione comincia tra i banchi della scuola media con l’isolamento e l’indifferenza dei compagni di classe.

«Dicevano che ero brava a scuola, solo perché aiutata dagli insegnanti. In classe mi tiravano palline di carta. In autobus una volta hanno fatto dei disegni volgari dicendomi che quella ero io. Un giorno sono arrivata a casa con una gomma da masticare attaccata sui capelli».

Poi a dicembre, in terza media, il cambio classe e l’inizio di una rinascita progressiva. La scorsa primavera il cantautore ha pensato di scrivere una lettera al presidente Sergio Mattarella, per significare che quanto provato da Aurora valorizza la capacità di rinascita nonostante il dolore.

E così succede che nella buca della posta arriva una busta speciale. “La storia di Aurora racconta di una ragazza che ha dei talenti e che, nonostante gli ostacoli, avrà la forza di realizzarsi e di partecipare attivamente alla vita della società, grazie anche al sostegno della sua famiglia” si legge nella missiva. Per primo l’ha ricevuta Pablo Perissinotto. «Stavo per partire, quando mia moglie mi ha portato la lettera. Non era come le altre e ho subito capito che era successo qualcosa di bello».

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