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WTA Toronto, Osaka: “Onorata di essere un modello per molti bambini”

"Senza Serena e Venus non sarei qui" ammette Naomi Osaka dopo la vittoria su Ons Jabeur

Ancora una vittoria di grande spessore per Naomi Osaka, capace di imporsi in due rapidi set sulla tre volte finalista slam Ons Jabeur. La tunisina non è stata in grado di opporsi a un’Osaka apparsa in grande fiducia dopo la prematura e dolorosa sconfitta al primo turno del torneo olimpico.
Al prossimo turno l’attende Elise Mertens, già vincitrice sulla giapponese sul cemento di Indian Wells qualche mese fa. Naomi, ora, lotta per la rivincita, per la consacrazione del ritorno.

Dopo la vittoria sulla tunisina, Osaka ha parlato a lungo del suo rapporto coi tifosi e della responsabilità dell’essere un modello e una madre.

D. Ons è stata una delle migliori giocatrici negli ultimi anni. Quanto ti mancava competere a questo livello?
Mi mancava molto, ed è il motivo per cui sono tornata a giocare. Giocare queste partite mi aiuta a capire il mio livello, ero molto contenta di affrontare lei al primo turno“.

D. Hai firmato tanti autografi oggi…Come ti senti nel rappresentare tutti quei bambini e bambine che si rivedono in te?
Per me è molto importante avere dei modelli, so che non sarei qui senza Serena e Venus. Ora poter essere io al loro posto per tutti quei bambini, è molto bello. Ne stavo parlando proprio l’altro giorno: il ruolo di “modella” è per me sempre stato pesante, ma da quando sono diventata mamma è diverso. Pensare che tutti quei bambini hanno dietro dei genitori che ripongono fiducia in me, è bellissimo. Se mia figlia dovesse avere un poster di qualche sportivo in camera, farei un sacco di ricerche per saperne di più su quella persona. Sento tantissima fiducia, provo a dare qualcosa in cambio“.

D. Come ti sei sentita quando hai capito di esser diventata un modello per le neo mamme, per le madri che lavorano, o per chi ha mai avuto insicurezze sul proprio corpo?
Oggi mentre firmavo autografi una madre mi ha detto che sta passando un periodo difficile, ma che una cosa che ho detto in campo l’ha aiutata molto. Per me è un onore. Sto ancora cercando di comprendere me stessa, quindi è strano quando qualcuno mi dice che qualcosa che ho detto li ha aiutati. Stiamo tutti cercando di farcela, cercando il modo migliore per riuscirci. Per me è davvero un onore“.

D. Qualche mesa fa postasti qualcosa sul com’è essere madre e su come l’aspetto fisico non dovrebbe essere importante. Fece tantissimi like, non so se te lo ricordi…
Dopo aver postato qualcosa scappo dall’applicazione! (ride ndr) Provo a non guardare. Credo ci sia tantissimo stress sulla figura della madre. Penso sia bellissimo, magico, “creare” una vita dentro di se, e forse non riusciamo neanche a capire quanto. Ad oggi il parto è normalizzato, ma quasi tutte le donne che conosco hanno avuto una gravidanza difficile. Vorrei capissero quanto sono forti, senza addossarsi troppe aspettative, sul come apparire o sul come essere“.

D. Hai aggiunto una ballerina al tuo team. In che modo questo ti ha aiutato nei movimenti?
Credo che Simone abbia mi abbia aiutato tantissimo nel movimento. È anche una specie di mental coach per me. Ho detto ‘specie’, ma è effettivamente la mia mental coach. Non mi sono mai infortunata in questo periodo, e voglio ringraziarla per questo. Ho preso lezioni di danza con lei, spiegandole che uno dei miei obiettivi sarebbe riuscire a fare, come Serena e Clijsters, il dritto ‘split’. Quindi doveste vedermi farlo nei prossimi mesi, saprete che è qualcosa su cui ho lavorato molto“.

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