Pallanuoto contro gli arbitri, l’ira di Condemi: “Politica al di sopra dello sport: così i bambini non imparano nulla”
“Non riesco ad esprimere nessun tipo di emozione per quanto accaduto e mi chiedo cosa possano imparare i bambini da un atto come quello di ieri, in cui la politica è al di sopra dello sport“. Parola di Francesco Condemi – centrovasca del Settebello – autore del discusso fallo nella sconfitta contro l’Ungheria nei quarti di finale alle Olimpiadi. Prima la rabbia nelle parole del ct Alessandro Campagna, ora la delusione per chi è stato penalizzato durante il match: da gol del momentaneo 3-3 all’espulsione, tutto dopo una revisione al Var. L’episodio ha condizionato il proseguo della gara e, in inferiorità numerica, gli azzurri si sono arresi solo ai calci di rigore. Ma le polemiche continuano, anche dopo il ricorso respinto da parte del giudice d’appello.
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Respinto il ricorso della Federnuoto, Condemi: “La ruota gira per tutti”
Nella corso della mattina (di oggi, giovedì 8 agosto), la Federnuoto aveva presentato ricorso per le contestate decisioni arbitrali. La giuria d’appello – dopo aver convocato il giocatore Francesco Condemi (autore del fallo) e un dirigente federale – lo ha respinto. Nessuna squalifica per il centrovasca italiano, ma grande delusione espressa così sui social: “L’unica cosa di cui sono certo è che, anche se il percorso è molto lungo, la ruota della vita gira per tutti: se ne può stare certi. Siamo italiani e siamo superiori a tutto questo: sempre a testa alta e mani sul cuore. Sono orgoglioso di essere nato italiano: torneremo!”.
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