Noah Lyles travolto sui 200: addio doppietta alle Olimpiadi, Tebogo vince con un tempo leggendario
Noah Lyles andava a caccia della mirabolante doppietta 100-200 alle Olimpiadi di Parigi 2024, con l’intento di emulare le grandi gesta dei migliori velocisti della storia, in primis Usain Bolt, capace di vincere entrambe le gare ai Giochi per ben tre volte consecutive (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016). Il fuoriclasse statunitense si era imposto quattro giorni fa sul rettilineo dello Stade de France con il tempo di 9.79, ma nella finale del mezzo giro di pista è sembrato un po’ svuotato dal punto di vista energetico.
Probabilmente i troppi turni disputati nella capitale francese hanno fiaccato la resistenza del Campione del Mondo di specialità, che è uscito abbastanza bene dai blocchi di partenza ma poi è andato progressivamente in calando. Il 27enne di Gainesville è andato in apnea già al momento di impostare la parte conclusiva della curva e lanciarsi sul rettilineo, dove si è imballato ed è progressivamente arretrato, riuscendo comunque a conquistare la medaglia di bronzo (19.62).
L’americano si è dovuto inchinare al cospetto di un fantasmagorico Letsile Tebogo. Il 21enne botswano, lo scorso anno bronzo iridato sulla distanza, è scattato come una molla (0.162 il tempo di reazione), ma la differenza l’ha fatta con la sua proverbiale falcata ritmata in curva e soprattutto nella seconda parte del rettilineo, dove ha messo il turbo dopo un iniziale duello con Kenneth Bednarek e ha trionfato con uno straripante 19.46 (0,4 m/s di vento a favore).
Si tratta del record africano, è diventato addirittura il quinto uomo della storia alle spalle di Usain Bolt (19.19), Yohan Blake (19.26), Noah Lyles (19.31) e Michael Johnson (19.32) con il nono crono all-time: una delle gare tecnicamente più valide di questa rassegna a cinque cerchi dopo il record del mondo siglato da Armand Duplantis nel salto con l’asta (6.25) e il magnifico 400 metri disputato ieri. La medaglia di bronzo finisce al collo dello statunitense Bednarek (19.70), che ha preceduto il connazionale Erriyon Knighton (19.99) e il dominicano Alexander Ogando (20.02).