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L’ozono torna sopra la norma, allerta a Trieste fino a venerdì sera: i consigli per i cittadini

TRIESTE L’ozono atmosferico torna a superare il livello di guardia nel territorio comunale di Trieste. L’avviso viene dalle previsioni di Arpa Fvg che, già per la giornata di oggi, giovedì 8 agosto, hanno indicato come probabile una concentrazione del gas superiore a 120 microgrammi per metro cubo d’aria, considerata la soglia d’attenzione oltrepassata la quale scatta l’allerta: a Trieste, questa durerà ancora per l’intera giornata di domani, venerdì 9 agosto. Da sabato i valori dell’ozono dovrebbero rientrare nella norma.

Il precedente

Non è la prima volta che accade quest’estate nel capoluogo giuliano. Nell’ultima settimana di giugno era stato diffuso un bollettino analogo e, al termine del periodo evidenziato, non si erano registrate particolari conseguenze sulla salute dei cittadini. Anche in questo caso il Comune, ricevendo le previsioni da Arpa, ha invitato tutta la popolazione ad adottare «adeguate precauzioni per limitare l’esposizione all’inquinante». Allegando poi le indicazioni più precise fornite dall’Azienda sanitaria.

Il monitoraggio

Va detto innanzitutto che l’ozono rientra nei parametri monitorati quotidianamente da Arpa, nell’ambito dell’analisi dello stato dell’aria e del livello di inquinamento atmosferico. Dando un’occhiata alle statistiche relative ai primi giorni di agosto, ci si accorge che il livello massimo di ozono si è attestato fra i 91 (3 agosto) e i 117 (1 agosto) microgrammi per metro cubo d’aria. Per la giornata di oggi i dati ufficiali saranno disponibili soltanto domani mattina, ma le previsioni mostravano appunto un probabile superamento della soglia di 120.

La spiegazione

Prima di vedere le possibili conseguenze sulla salute e ribadire le indicazioni fornite dall’Azienda sanitaria, è importante sottolineare che l’ozono «non è un inquinante emesso da attività produttive o naturali» e perciò non va paragonato «con le polveri o gli ossidi di azoto emessi dalle combustioni», come ha spiegato al Piccolo il direttore tecnico scientifico di Arpa Fvg Fulvio Stel, quando a giugno si è verificato un primo sforamento. L’ozono è un gas di norma presente nell’atmosfera con una concentrazione fra 20 e 80 microgrammi per metro cubo d’aria, ma durante l’estate «i gas inquinanti prodotti dal traffico o dalle industrie innescano reazioni che determinano una concentrazione più elevata».

Le precauzioni

I valori massimi vengono solitamente raggiunti nelle ore più calde (dalle 12 alle 18) e i consigli dell’Azienda sanitaria sono la diretta conseguenza di questa constatazione. L’invito esteso a tutti i cittadini è di «svolgere i lavori pesanti o le attività sportive nelle prime ore della giornata o in serata», riducendo «il più possibile» l’esposizione all’ozono. Fra gli altri punti, è consigliato di «ventilare gli ambienti domestici nelle ore più fresche della giornata». I soggetti più sensibili sono «bambini, anziani e chi svolge attività fisica all’aperto». Particolarmente a rischio «gli asmatici e le persone con patologie polmonari e cardiologiche».

I sintomi

L’effetto tipico provocato da una prolungata esposizione all’ozono è un’irritazione delle vie respiratorie, dove il gas induce una risposta infiammatoria. Fra gli altri sintomi, ci sono bruciore agli occhi, malessere e dolore al petto durante la respirazione. È comunque sufficiente rientrare in uno spazio al chiuso per vedere attenuati o risolti i dolori.

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