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Cagliari-Roma, PELLEGRINI: "È mancato il gol. Dybala è un ragazzo eccezionale, era tranquillo"

Inizia con un pareggio il cammino della Roma in campionato: i giallorossi pareggiano 0-0 in casa del Cagliari nella prima giornata di Serie A. Dopo la sfida il capitano giallorosso, Lorenzo Pellegrini , ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

PELLEGRINI A RAI SPORT

Cosa è mancato per dare la sterzata decisiva?

"Il gol, è mancato quello. A parte questo credo che ci siano state tante cose positive sulle quali abbiamo lavorato, come l'equilibrio che abbiamo cercato di avere. Nel finale cercando di sbilanciarci è normale che si possa rischiare qualche contropiede, ma c'è da dire che quando loro ripartivano ho visto tutti i miei compagni correre all'indietro con la voglia e con l'intensità di chi non vuole perdere ed è fondamentale".

Come hai visto Dybala?

"Lo vedo sempre molto bene, molto tranquillo. Paulo è un ragazzo eccezionale, oltre ad essere un giocatore fenomenale. Sa cosa penso di lui, ma sono un suo compagno e un suo amico, quindi è normale che ci siano cose sue e della società e rimangono tali". 

State facendo qualcosa per farlo rinunciare o deciderà da solo?

"Credo che siano cose talmente personali che sia giusto che valuti con la sua testa. Sa benissimo che per qualsiasi cosa può contare su di me e su tutti i suoi compagni. Come ho detto prima, è un ragazzo eccezionale. Voi conoscete il calciatore, il ragazzo è eccezionale come il calciatore e può contare su di noi".

Come vi siete trovati con Soulé, Dybala e Dovbyk in campo insieme?

"Quando la qualità si alza è normale che ci si trova bene, si riesce bene a giocare a calcio ed è quello che vogliamo fare e mostrare. C'è anche un discorso di equilibrio, su cui abbiamo lavorato tanto. Anche a me piace tantissimo avere intorno giocatori così forti, è più bello e più facile anche giocare, ma in una stagione con tante partite c'è chi valuterà al meglio tutte le situazioni, chi far giocare e chi no".

PELLEGRINI A DAZN

Gara dai due volti: nella ripresa si è vista la vera Roma anche se non avete trovato il gol.

"Penso si possa attribuire a più fattori come la preparazione atletica. Abbiamo lavorato molto bene sotto questo punto di vista, siamo molto contenti. È normale che oggi usciamo da qui non contenti per il risultato, cercare di vincere tutte le partite è la nostra mentalità e oggi per noi era un match da vincere. Tante cose sono state fatte bene, mentre altre un po’ meno, motivo per cui dobbiamo analizzarle e migliorarle".

La reazione con la palla tra i piedi è l’elemento da salvare?

"Sicuramente. Oggi ci è mancata un po’ di qualità, ma ci sono stati tanti spunti positivi. Ho visto perdere un pallone da un compagno e dieci giocatori hanno fatto 100 metri di scatto per recuperare una posizione e per non prendere gol. Questa è la mentalità che ci teniamo stretta e dobbiamo farlo per tutto l’anno. In un momento di equilibrio è questo ciò che ti fa fare la differenza".

In cosa può migliorare la rosa rispetto alla scorsa stagione?

"La scorsa stagione è stata diversa, abbiamo iniziato in un modo e finito in un altro. Nel finire c’è stato qualche momento in cui non abbiamo avuto equilibrio. Abbiamo lavorato tanto e sappiamo che siamo sulla strada giusta. Vogliamo vincere tutte le partite e ci alleniamo tutti i giorni per questo".

PELLEGRINI IN CONFERENZA STAMPA

La prestazione?

"È importante vedere le cose che secondo noi sono un po' mancate lo scorso anno su cui abbiamo lavorato tanto, come muoversi come squadra per cercare di essere più forti. Secondo me, questo è riuscito ed è un punto di partenza importante. Come ho detto non siamo contenti per il risultato. Nel primo tempo abbiamo fatto più fatica per lucidità, tenuta atletica, anche il campo non era un granché, non è un alibi ma è la verità. Nel secondo tempo abbiamo provato ad alzare i giri ma non siamo riusciti a trovare il gol". 

L'occasione da gol?

"Sono arrivato in corsa e c'è stato un movimento di Dovbyk che mi ha fatto temporeggiare, come se me la dovesse toccare. Sono istanti, chi ha giocato a pallone lo sa, sono arrivato col passo lungo perché non ho capito se volesse toccarmelo o fare la finta per il difensore. È stato bravissimo Scuffet". 

I miglioramenti?

"Credo che sia importante che la Roma abbia tanta gente pronta e che sappia giocare a pallone. Questa è la strada che si sta prendendo. Come abbiamo visto negli ultimi anni, in campionato non siamo arrivati dove pensavamo potessimo arrivare. Dal mio punto di vista siamo arrivati a fine campionato sempre indietro rispetto agli altri, perché siamo arrivati sempre in fondo in Europa, poi alla fine tra viaggi e partite in più puoi risentirne. Credo che la cosa più importante sia quella che vedo: tutti i giorni si arriva al campo, si lavora forte, si pensa alla stessa maniera. Questo da capitano mi rende felice".

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