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A Udine una casa da tre milioni per i senzatetto, oltre cento le persone senza abitazione

UDINE. Sono 24 i progetti presentati al Comune per mettere a punto un sistema di accoglienza dedicato ai senzatetto come previsto nel bando da tre milioni di euro. Tante le proposte arrivate negli uffici di palazzo D’Aronco entro lo scorso 8 luglio quando scadeva l’avviso pubblico per il reperimento di partner con cui l’Ambito intende collaborare in regime di co-progettazione.

«Il riscontro avuto dalle associazioni del terzo settore è sicuramente positivo e confortante – sottolinea l’assessore alla Salute ed Equità Sociale Stefano Gasparin -. Significa che sul territorio possiamo contare su realtà consolidate che possono darci un aiuto concreto nell’affrontare una situazione che conosciamo bene e che intendiamo risolvere».

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Secondo le stime della Caritas, che con i volontari dell’equipe di strada si preoccupa di prendere contatto anche con gli stranieri che arrivano a Udine dalla rotta Balcanica e che di notte trovano rifugio per lo più in edifici abbandonati, a dormire all’aperto sono più di cento persone mentre ogni giorno nella mensa di via Ronchi vengono serviti 250 pranzi, un dato quest’ultimo che fa comprendere come le persone che si trovano in situazione di grave marginalità prive di un’abitazione siano sempre di più.

Per questo motivo il Comune aveva messo a disposizione, fino allo scorso maggio, 24 posti letto nel dormitorio di via Valente. «Una soluzione provvisoria che – dice Gasparin – ci ha permesso di comprendere meglio il fenomeno nella sua complessità».

E, visto il riscontro positivo avuto con il dormitorio, che ha fatto registrare tassi di occupazione piuttosto alti, il Comune di Udine, in qualità di capofila dell’Ambito socioassistenziale (di cui fanno parte anche i comuni di Campoformido, Martignacco, Pagnacco, Pasian di Prato, Pavia di Udine, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Tavagnacco e Udine) ha pubblicato il bando finalizzato a ridurre la grave marginalità e a sostenere le persone in difficoltà.

I 24 progetti sono stati presentati da sette soggetti diversi. La commissione è al lavoro per valutare le diverse proposte. Il vincitore sarà chiamato a co-progettare e gestire attività ed interventi per la realizzazione del sistema di accoglienza e accompagnamento educativo a favore di persone in situazione di disagio abitativo e a rischio di esclusione sociale e grave marginalità, oltre che il rafforzamento dei servizi di bassa soglia.

«Con i fondi disponibili – spiega Gasparin – finanzieremo un’ampia varietà di interventi, tutti a nostro avviso necessari. Il successo della Stazione di posta e del dormitorio notturno sperimentale hanno certificato la presenza di una domanda sempre più alta per quanto concerne questo tipo di servizi. Lo scopo di tutte queste iniziative però dev’essere sempre quello di offrire un percorso che porti al recupero dell’autonomia attraverso l’inclusione. Il Comune di Udine, come capofila dell’ambito socioassistenziale, ha il dovere di aiutare chi vive in situazioni di fragilità e riteniamo che queste risorse siano un investimento anche per prevenire rischi di disgregazione sociale».

Tra le attività che dovranno essere garantite ci sono servizi di informazione, orientamento e accompagnamento nella ricerca casa e inserimento abitativo oltre a interventi mirati al contatto diretto con le persone senza fissa dimora e in condizione di grave marginalità attraverso unità di strada operanti in orari serali.

Sul fronte dell’accoglienza sono previsti dormitori di primo e secondo livello oltre ad alloggi d’emergenza, accompagnamento educativo-motivazionale e affiancamento educativo volto all’autonomia abitativa.

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