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Anche il Friuli nel passato di Alain Delon, le serate a Manzano e Buttrio

C’è anche un po’ di Friuli nel passato di Alain Delon. Una storia che risale a mezzo secolo fa. Nel 1972 Vittorino Sabot, proprietario di una ditta di mobili in Friuli, presentò infatti una particolare collezione di tavoli in legno laccato con piani in cristallo specchiato firmati dal celebre francese e disegnata per la Maison Jansen.

Nel 1975, in occasione del Salone del Mobile di Milano, fu lo stesso Alain Delon a presentare la collezione. «Se non fossi uomo del cinema, avrei desiderato essere architetto – dichiarò l’attore – poiché da sempre mi è piaciuta la casa e il suo interno. I mobili: viviamo con i mobili, dividiamo la nostra vita con loro. Ecco perché ho voluto e ho deciso di realizzare un insieme di mobili nel quale mi troverei a mio agio».

In quegli anni l’attore francese fu spesso nel Manzanese, accompagnato da Vittorino Sabot. Automobili, belle donne: una sorta di "Dolce vita" friulana che finiva sulle pagine dei giornali.

E fu così anche in occasione di un compleanno dell'attore. A raccontare l'aneddoto nel 2015 in un articolo del Messaggero Veneto fu lo scrittore Lino Leggio.

«Mi arrivò l'invito da Gianfranco De Re, che allora faceva il direttore al personale per l’azienda Sabot. Alain Delon era diventato un’importante icona per questi paesi. Un bel biglietto da visita per il Triangolo della Sedia. Ed essere invitato al compleanno dell’attore francese, ritenuto il bello del cinema, era un pregio».

«Ci fu una cena a Perteole – ricordò Leggio nell’articolo – Poi la compagnia al seguito di Delon fece il giro di quattro o cinque locali. L’appuntamento finale era al Conte di Montecristo a Buttrio. Ci entrai. Intravidi Delon da lontano attorniato da una calca di fan che chiedevano gli autografi, guardie del corpo e belle donne. Ma la festa non era per i miei gusti. Me ne andai e non riuscii nemmeno a presentarmi a Delon».

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