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Valchiusella, pienone a Ferragosto: i ristoranti dirottano i turisti alle sagre di paese

VALCHIUSA. Un Ferragosto di super lavoro che passerà alla storia come uno tsunami benedetto, per i ristoratori della Valchiusella. «È arrivata tanta di quella gente giovedì a pranzo che nemmeno cercando di spalmarla tra noi colleghi in valle, come facciamo sempre, siamo riusciti a trovare posto per tutti. Alla fine abbiamo dovuto indirizzarli alle feste di paese, le sagre che qui abbondano e hanno programmi di alcuni giorni. Sennò nemmeno sarebbero riusciti a mangiarsi un panino. Davvero nessuno di noi si aspettava un pienone di queste dimensioni». Sold out ovunque, racconta la titolare Monica Vallesa da Ca’ Praudin, un’ottantina di coperti all’interno più una trentina fuori in una posizione mozzafiato a Inverso, Valchiusa. Un bilancio del clou di stagione tanto positivo quanto sorprendente, che molto somiglia a quello degli altri operatori della ristorazione e dell’accoglienza in Valchiusella, rifugi compresi. Con una prevalenza delle gite mordi e fuggi sul finire della settimana dalle città di Piemonte, Liguria, Lombardia, Valle d’Aosta, e una consistente presenza di stranieri nelle mete da escursionisti, che qui si fermano qualche giorno per poi rimettersi in cammino.

Ma torniamo a giovedì 15 agosto. Premessa: la stagione è cominciata tardi per via del giugno piovoso e del mese di luglio ugualmente instabile, quindi un picco di gente a pranzo e cena era sì messo in conto alla vigilia. Ma non così. «Quest’anno si lavora in maniera un po’ diversa – introduce Vallesa – c’è meno turismo in settimana e c’è una concentrazione folle sul sabato e la domenica. Parlo della ristorazione, per le camere invece io personalmente ho avuto prenotazioni anche per intere vacanze di sette giorni, l’andamento è più lineare. La spiegazione che mi sono data è che la crisi ha indotto un maggior numero di persone a non partire. Così, il fine settimana e a maggior ragione il Ferragosto, o i cosiddetti giorni “rossi” sul calendario, chi è rimasto a casa decide di trascorrerli in posti in mezzo alla natura, rilassanti, al fresco. Fosse anche solo per arrivare qui da Torino e prendersi un tagliere con una birra, davanti al panorama». Fatto sta che «giovedì ho dovuto mandare via della gente, ma l’ho demandata alle sagre di paese come piano B per farla rimanere comunque in valle. Mai successo». Sommersi dalle richieste lo sono stati e lo sono ancora pure all’albergo Miniere di Traversella, 34 posti letto e 300 coperti sulla ristorazione. «Abbiamo lavorato e stiamo lavorando tutti tantissimo – fa il punto Secondino Arsini, il titolare –. Il giorno di Ferragosto poi sembrava non ci fossero altri posti se non la Valchiusella. Tutti hanno mandato via centinaia e centinaia di persone, non solo io, e credo che stia accadendo anche in questi giorni. La richiesta è fortissima. Il che ci solleva, perché eravamo molto preoccupati viste le condizioni meteorologiche di inizio estate». Arsini è presidente dell’associazione Valchiusella 360 che insieme con il Consorzio operatori turistici Valli del Canavese «sta facendo un buon lavoro sul fronte della promozione della nostra valle, penso che i risultati si comincino a vedere come testimonia il boom di quest’anno ».

Il sentiment è lo stesso spostandosi a Vistrorio, nel ristorante-pizzeria La diga dei sapori di Matteo Garbin, altro operatore che giovedì scorso ha fatto i salti mortali e che dell’associazione Valchiusella 360 è segretario. «Cosa ha fatto la differenza quest’anno? L’estate corta, sicuramente, con l’arrivo del bel tempo la gente si muove molto di più. Vediamo gruppi, coppie, famiglie, e molti stranieri che gravitano attorno alla realtà di Damanhur. Tutto questo da inizio agosto, mentre tra maggio e giugno di lavoro ce n’è stato poco a causa del maltempo». Tappa poi al Rifugio Piazza, 1.050 metri di quota a Traversella. Poco prima del giro delle merende è Federica Conta, titolare con il socio Alberto dal 2019, a tirare le fila di quest’annata record. «Siamo partiti tardi per il freddo – sintetizza Conta – ora stiamo lavorando molto bene, ma mi viene da dire che se non lavoriamo a Ferragosto quando lavoriamo? La gente viene qui a prendersi una pausa dal caldo torrido. Quest’anno però nessuno fa arrampicate: sino ad oggi le temperature elevate hanno creato condizioni proibitive». Il tempo è tiranno anche al Rifugio Cima Bossola, dove lo staff sta preparando il servizio per la cena. «Noi siamo tutti pieni, grande stagione, molti stranieri. Che dire, ci sentiamo lunedì per un bilancio. Ora si corre».

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