Montalato Dora, addio al mitico “Gastùn”: una vita tra calcio e bande
MONTALTO DORA. Il mondo del calcio e il variegato universo delle bande locali, venerdì 16, hanno dato l'addio a Pierangelo Mosca, per tutti Gastùn, morto a 77 anni lunedì 12, all'ospedale di Cuorgnè, dov'era ricoverato da giorni. Le esequie non si sono celebrate per volontà della famiglia. È stato recitato un rosario, nella chiesa di Palazzo. Mosca lascia la moglie Loredana Frasson, i figli Fausto e Giuliano, e il fratello Silvio.
Originario di Palazzo, Mosca si era trasferito a Montalto Dora, dove abitava. Aveva lavorato alla Fasti. Tra le sue passioni, oltre allo sport, c’erano musica e teatro, come racconta la sua lunga militanza nelle bande di Palazzo e Montalto, suonando la tromba e gli innumerevoli aneddoti che lo hanno visto protagonista. Tifoso della Juventus e profondo conoscitore del pallone, Mosca aveva iniziato la carriera giocando nell'Ivrea, prima di passare al Palazzo, negli anni '60, vincendo anche un campionato di Terza categoria con i palazzesi. Da libero Mosca era poi passato a indossare la tuta dell’allenatore. Lo aveva fatto guidando la Juniores della Strambinese 1924, vincendo anche una Coppa Carnevalone a Chivasso (mai nessuna squadra dilettantistica prima della Strambinese 1924 c'era riuscita), prima di passare dietro la scrivania come dirigente di settore giovanile e direttore sportivo dell'Ivrea. In questa veste aveva vinto anche un campionato d'Eccellenza e la Coppa Italia, facendo il double nella stagione 1996/1997. Dopo l'avventura a Ivrea, dove aveva conosciuto il professionismo della C2 e C1 nei primi anni Duemila, era tornato a far parte del settore giovanile del club arancione, diventato prima Montalto Ivrea e poi Ivrea 1905, fino a quando nella stagione 2022/2023 decise di dare una mano agli amici Alessandro Barcaro e Mimmo Cerbone al Colleretto (quest'anno avrebbe dovuto seguirli nell'avventura al Pdhae).
Una vita trascorsa sul rettangolo verde, la sua, per cui a maggio ha persino ricevuto una prestigiosa targa di valore al merito per i suoi cinquant'anni nel mondo del calcio. Luca Serra, presidente del Quincitava originario di Palazzo, ne traccia un ricordo commosso: «Circa settant'anni fa mio nonno, Alessandro Serra, organizzava commedie teatrali insieme al parroco don Mario Minetti a Palazzo e in una di queste commedie, che s'intitolava Scampolo, tra un atto e l'altro c'erano piccoli sketch comici. In uno di questi c'era Pierangelo che, vestito con un frack, interpretava un personaggio chiamato Gastone, da qui il nome Gastùn o Gas».
Oggi due paesi lo piangono. Palazzo, dove era nato, e Montalto, dove si era trasferito dopo nascita dei figli, ma era anche conosciuto e apprezzato in molte altre località per il suo impegno nell’ambito di musica, teatro, calcio, organizzazione eventi e soprattutto per una qualità rara che distribuiva a piene mani: simpatia e battute che facevano nascere ilarità. Anche in questi giorni in cui prevale la tristezza, chi parla di lui non può che ricordare i momenti lieti trascorsi in sua compagnia e quel dono intrinseco di saper sdrammatizzare ogni situazione con un irresistibile senso dell'umorismo, che riusciva a sciogliere ogni tensione e a portare il sorriso.
Racconta Gianni Monte, che con lui ha condiviso momenti di vita, in particolare nella banda musicale di Palazzo e con il complesso The devils: «A poco più di 16 anni avevamo creato un complesso musicale e Pierangelo era la voce solista. L’organizzazione delle trasferte era impegnativa; occorreva trasportare gli strumenti, tra cui il pianoforte a coda, con un camion, ma niente ci fermava perché erano giornate di puro divertimento. Ricordi indimenticabili». L’amico Adriano Roffino di Montalto aggiunge: «Sapeva mantenere l’aggregazione, la compagnia, l’allegria. Era sempre disponibile e presente: con noi per la bagna cauda del guiness dei primati, ma anche per l’organizzazione del Carnevale, della Sagra del cavolo verza, delle feste di Natale. Suonavamo nella banda, andavamo ovunque con il quintetto musicale. Con la regia di Andrea Renacco abbiamo realizzato spettacoli teatrali che riempivano l’Anfiteatro a ogni appuntamento; inventavamo testi comici e, durante le serate, arrivavano a sorpresa battute fuori programma, di cui si rideva perfino dietro le quinte. Ci siamo divertiti e abbiamo fatto divertire tanto. Pierangelo era uno di quei talenti naturali che sanno far ridere, capaci di trasformare situazioni ordinarie in momenti di comicità». Per quanto riguarda l’attività sportiva, anche Alessandro Barcaro ha parole toccanti per ricordare Gastùn: «Abbiamo condiviso tante belle esperienze: indiscutibile la sua competenza nel settore giovanile e la sua volontà di far crescere i ragazzi sul campo di calcio e nella vita. Sempre attento alle esigenze che si venivano a creare, aveva un modo unico e personale di connettersi con i ragazzi. Lascia un vuoto difficile da colmare». Pierangelo Mosca è stato nominato Dirigente dell’anno 2023/2024 con il “Premio golden hearts” da parte della Figc Lega nazionale dilettanti Piemonte e Valle d’Aosta. Anche in campo diffondeva allegria e serenità tra i giovani. Sembra ancora di sentirlo: quando lo chiamavano Gastone rispondeva: «Chiamatemi Tone, risparmiate il Gas…».