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WTA Cincinnati, straordinaria Sabalenka: 6° titolo 1000 in carriera. Battuta Pegula

[3] A. Sabalenka b. [6] J. Pegula 6-3 7-5

Aryna Sabalenka semplicemente straordinaria! È lei la campionessa del WTA 1000 di Cincinnati, mettendo in bacheca il sesto titolo 1000 della sua carriera dopo Wuhan 2018, Wuhan 2019, Doha 2020, Madrid 2021 e Madrid 2023. Prestazione di livello stratosferico quella messa in campo in questa finale dalla 26enne di Minsk, che batte Jessica Pegula con il punteggio di 6-3 7-5 e si proclama regina in Ohio. Una corsa al titolo senza alcuna ombra e in cui ha dominato tutte le avversarie affrontate: 6-3 6-4 a Cocciaretto, 7-5 6-2 a Svitolina, 6-3 6-2 a Samsonova, 6-3 6-3 a Swiatek e poi la finale appena andata in archivio. Che sia lei la principale favorita a questo punto per l’imminente US Open? La risposta potrebbe essere affermativa.

Primo set: Sabalenka straripante, Pegula soffre

Il match parte subito a ritmo altissimo e le due contendenti non si risparmiano già nei primi minuti, sfidandosi in scambi estenuanti e sfoderando tutta la loro qualità. Pegula si salva ai vantaggi nel secondo game e impatta sull’1-1, con Sabalenka che precedentemente aveva tenuto il servizio a trenta. Delle due la più in palla e sicura sembra la numero 3 del mondo, già certa di risalire alla seconda posizione del ranking al termine di questa settimana. La bielorussa conquista un break nel quarto game ed è poi impeccabile al servizio nel game seguente: è suo il primo allungo del match, 4-1. La campionessa in carica dell’Australian Open continua a macinare gioco e non rischia assolutamente nulla alla battuta: 6 ace, 71% di prime in campo con una resa dell’88%, 5 punti su 7 vinti anche con la seconda di servizio. Risultato? Un 6-3 anche più netto di quel che lo score potrebbe suggerire a primo impatto.

Secondo set: Pegula tenta la rimonta, Sabalenka non si fa sorprendere

Sabalenka continua a dominare e parte con un break di vantaggio anche nella seconda frazione. E visto il livello espresso dalla terza forza del seeding al servizio oggi, possiamo forse affermare che si tratta di uno svantaggio incolmabile per Pegula. La finalista degli Internazionali d’Italia non cede neanche un punto alla battuta nei primi quattro turni di servizio del parziale. I suoi colpi da fondocampo continuano a viaggiare spediti, ad essere precisi e a far male alla statunitense, comunque non freschissima dal punto di vista fisico, o non a tal punto da far partita pari contro questa versione straripante di Sabalenka. Tutto questo fino al 6-3 5-3. Poi l’inaspettata reazione della numero 6 del mondo, con il braccio della bielorussa che invece trema al momento di chiudere. Zero punti su sedici per la campionessa di Toronto in risposta nel set fino a quel momento, ma nel decimo gioco arriva un controbreak che non era assolutamente nell’aria: 5-5, c’è ancora da lottare per Sabalenka. Come risponderà la nativa di Minsk? Benissimo: con un nuovo break nell’undicesimo game. L’ex numero 1 del mondo si riporta, così, a servire per il titolo e questa volta non è clemente come in precedenza. 6-3 7-5 in 1 ora e 14 minuti, la campionessa a Cincinnati è lei!

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