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Incidente sul lavoro al Petrolchimico di Marghera, ustionato un operaio

Stava sistemando una barca in avaria delle Guardie fuochi, nella darsena del Petrolchimico di Marghera, quando del solvente è caduto sulla batteria ed è nato un principio di incendio. A rimanere ferito, martedì mattina, è stato un operaio 39enne, originario della Costa d’Avorio. L’uomo se l’è cavata con delle ustioni alle mani ed è attualmente ricoverato al Centro grandi ustionati di Padova, non in pericolo di vita ma comunque tenuto per scrupolo in osservazione.

L’operaio è da meno di un anno dipendente della Elettromeccanica Pagan, azienda con sede a Malcontenta, chiamata dalle Guardie fuochi per la manutenzione di uno dei loro mezzi addetti ai servizi portuali, su cui nei giorni scorsi si era verificata una perdita d’olio.

Durante la riparazione, il 39enne era solo a bordo del mezzo e stava utilizzando dei solventi. Sul mezzo si è quindi creata un’atmosfera infiammabile e, per cause ancora da accertare, sembrerebbe che del liquido adoperato dall’operaio sia caduto sulla batteria, causando un principio di incendio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mestre, la Capitaneria di porto e il Suem 118. Il rogo era contenuto e, di conseguenza, anche le operazioni di spegnimento sono state rapide. L’operaio è stato inizialmente portato all’ospedale All’Angelo, poi trasferito al centro patavino, più adatto viste le ferite riportate. Il mezzo interessato dal principio di incendio sarà al centro di un’inchiesta sul sinistro marittimo.

Le reazioni

Sull’episodio, sono intervenuti a gamba tesa i sindacati. «Gravi conseguenze ma senza rischi per la vita per un operaio vittima di un incidente sul lavoro oggi a Marghera» commenta Roberto Toigo, segretario generale della Uil, «Proprio in questi giorni stiamo lavorando alla bozza del piano strategico per la salute e la sicurezza sul lavoro predisposto di concerto con la Regione del Veneto e tutti gli enti firmatari delle precedenti versioni. Metteremo l’accento sulla necessità di avere più personale per i controlli, più risorse per la formazione. Soprattutto dovremo fare in modo che le sacrosante prescrizioni del piano siano concrete ed attuabili e che non restino buoni propositi sulla carta: ogni giorno ci vuole un impegno corale sulla sicurezza».

Anche il segretario generale della Cisl Venezia, Michele Zanocco, si è esposto sul tema: «Siamo ancora una volta scossi per l’ennesimo incidente sul lavoro. Oltre a portare la nostra vicinanza e solidarietà al ragazzo, resta forte e determinato il nostro impegno sul fronte della prevenzione alla sicurezza sul lavoro affinché prevalga l’attenzione costante su questo fronte da parte di tutti i soggetti per fermare questo triste epilogo».

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