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Duro attacco di Kyrgios a Sinner: “Andava squalificato 2 anni! Crema per massaggi? Bella questa…”

Jannik Sinner è stato giudicato innocente da un tribunale indipendente dopo essere risultato positivo al Clostebol, una sostanza dopante che è stata rinvenuta nelle sue urine, in quantità infinitesimale, a seguito di due test svolti nel corso dello scorso mese di marzo durante il torneo ATP di Indian Wells, dove l’attuale n.1 del mondo fu sconfitto in semifinale in tre set dallo spagnolo Carlos Alcaraz.

Il classe 2001, che si è rivelato totalmente collaborativo nel corso del processo, è riuscito a dimostrare che la positività è stata provocata da una pomata utilizzata dal fisioterapista (ma fornita dal preparatore atletico) per curare una ferita ad un dito. Durante il massaggio la sostanza è così entrata in contatto con una lesione della pelle di Sinner.

L’altoatesino è stato dunque scagionato per assenza di dolo. Tuttavia, dovendo rispondere anche del comportamento del suo staff, ha comunque dovuto fare i conti con una sanzione, vedendosi sottratti i 400 punti ottenuti nel torneo di Indian Wells ed anche i premi in denaro, quantificabili in 300000 dollari.

Il verdetto farà discutere e si è già sollevato un vero e proprio polverone. L’australiano Nick Kyrgios, in particolare, non ha usato mezzi termini attraverso un post su X nel quale mira a sminuire l’immagine dell’italiano: “Che sia stato accidentale o pianificato, è ridicolo! Ti hanno fatto fare due volte un test e sei risultato positivo ad una sostanza proibita (steroide): dovresti venire squalificato per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi? Sì, bella questa…“.

Tra Sinner e Kyrgios esiste un solo precedente sul campo, risalente al Masters1000 di Miami nel 2022: si impose l’azzurro per 7-6, 6-3. Facile immaginare che il prossimo confronto potrebbe riservare scintille…

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