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Vandali in azione nei giardini di Trieste: statue distrutte, tubi tagliati e giochi rotti

TRIESTE Tagliano i tubi dell’impianto di irrigazione, danneggiano il verde strappando i rami e calpestando le aiuole. Non solo: distruggono i giochi per i più piccoli, danneggiano le statue, scarabocchiano panchine e fontanelle. I vandali prendono costantemente di mira i giardini pubblici di Trieste. Riparare le loro malefatte pesa ogni anno per migliaia di euro sulle casse del Comune.

Il raid in villa Revoltella

L’ultimo raid è stato quello messo a segno nel parco di Villa Revoltella, dove quattro sculture, che decoravano il giardino all’italiana antistante le vecchie serre, sono state pesantemente danneggiate.

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Le opere sono state gettate a terra con violenza, in alcuni casi è stato rotto loro il capo. Quella zona del parco di Villa Revoltella da tempo necessita di un radicale intervento, di cure, per questo viene meno frequentata dagli habitué del giardino di via Marchesetti. Così i vandali devono averla avuta facile, hanno agito indisturbati, nessuno infatti sembra averli visti in azione.

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Denuncia contro ignoti

Il Comune di Trieste ha sporto denuncia contro ignoti e in questi giorni ha avviato una verifica, da un lato per quantificare i danni, dall’altro per capire come procedere al restauro di quelle statue e a un loro riposizionamento in sicurezza.

Come dicevamo, quelli di Villa Revoltella non sono altro che gli ultimi di una lunga lista di danni arrecati ogni anno all’interno dei giardini pubblici.

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Impianti di irrigazione danneggiati

Da un rapido riscontro con gli uffici del Verde pubblico, gli interventi di sostituzione di irrigatori e tubi degli impianti danneggiati e vandalizzati costa circa 2 mila euro all’anno. Il fatto che l’impianto che porta acqua alle aiuole, al prato, venga tagliato con delle pinze, rotto, strappato, emerge talvolta dai controlli che le ditte autorizzate avviano sui diversi impianti, talvolta invece le piante evidenziano una sofferenza, si avvia una verifica e così si scopre che qualcuno ha dolosamente danneggiato l’impianto di irrigazione. Ogni anno, spendendo circa 6 mila euro, servono poi almeno una quarantina di interventi per sostituire dei pezzi o per effettuare delle piccole manutenzioni su attrezzature e arredi danneggiati. Prese di mira sono soprattutto le panchine. Spendendo intorno ai 12 mila euro all’anno, il Comune in media è costretto a sostituirne circa otto, dovendo intervenire invece per ripararne della altre danneggiate o, in alcuni casi, spostate dal sito originario.

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Esche per topi sparite

I vandali ci saltano sopra rompendo o incrinando gli assi, le spostano, svitano i bulloni, le sporcano, ci appiccicano sopra di tutto e, ovviamente, le imbrattano con scritte e disegni di ogni tipo. Diversi i danni arrecati direttamente alle piante, che vengono sradicate, calpestate, rubate. Mancano poi all’appello centinaia di esche per i topi, asportate o danneggiate.

Impegnativa anche la riparazione dei giochi per i più piccoli, rotti, scarabocchiati. «A questi episodi sistematici – constata l’assessore con delega al Verde pubblico Michele Babuder – si sommano i casi fortunatamente sporadici di danneggiamenti che prevedono la sostituzione completa di una attrezzatura». È il caso di una delle altalene donate dalla Fondazione CRTrieste allo spazio giochi di via Doberdò, a Opicina, completamente danneggiata e poi sostituita. A Borgo San Sergio, qualcuno ha invece scaraventato su uno scivolo in metallo appena installato un blocco di calcestruzzo, ammaccandolo. —

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