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Superstrada Vigevano-Malpensa, il cantiere non prima di novembre

VIGEVANO. Il cantiere della superstrada Vigevano-Malpensa non aprirà prima di metà novembre, cinque mesi dopo le previsioni di inizio estate. Sul sito del Ministero, infatti, la consegna lavori è stimata per il 15 novembre e non più per il 30 giugno, come indicato tre mesi fa. Il tratto che interessa ai lomellini, che per gli addetti ai lavori è la variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso Vigevano fino al ponte sul fiume Ticino, è la cosiddetta tratta C (Albairate – Ozzero), che ha un’estensione indicativa di 6,9 chilometri. Controllando sul sito “Osserva cantieri” del Governo, si legge che il progetto esecutivo è stato approvato lo scorso 15 dicembre e che la gara d’appalto si concluderà indicativamente il 31 ottobre 2024 – prima era il 31 maggio. Un ritardo, l’ennesimo, o semplice uno slittamento, di 90 giorni.

La buona notizia è che nel frattempo, e cioè a metà luglio, i lavori per la realizzazione della tratta C sono stati aggiudicati: se ne occuperà la Salc spa, società del gruppo Salini, un colosso nel settore italiano delle costruzioni. La realizzazione della tratta C è un’opera del valore di 169,5 milioni di euro ed i lavori sono stati appaltati per 170 milioni di euro: l’assegnazione vera e propria scatterà dopo i “burocratici” 90 giorni di verifiche. Nei 6,9 chilometri di superstrada sono previsti 6 svincoli, 4 viadotti e 3 gallerie artificiali, che consentiranno lo scavalco della linea ferroviaria Milano–Mortara, della statale 494 e del Naviglio Grande. La larghezza complessiva della piattaforma stradale è di 10,5 chilometri, con una sezione a unica carreggiata con una corsia per senso di marcia e banchina laterale.

Le strade del nuovo ponte

Per quanto riguarda, invece, le strade di collegamento al nuovo ponte sul Ticino, che teoricamente - almeno la parte verso Ozzero - dovrebbe proprio collegarsi alla superstrada, qualcosa potrebbe muoversi entro la prima settimana di settembre. Vero è che ad oggi, nonostante tutti gli annunci, nessun bando per la realizzazione delle due rampe è stato pubblicato sull’albo pretorio della Provincia, stazione appaltatrice. Nel frattempo però si dovrà anche lavorare sulla bonifica dell’ex area Bocca, storica impresa edile fallita da tempo che sorgeva all'imbocco di via Lungoticino, progetto per il quale la Provincia ha stanziato 800mila euro.

Un’iniziale operazione di pulizia dell’area era già stata fatta dagli operai del consorzio Pangea di Pescara, artefice del completamento del nuovo ponte sul Ticino. L’operazione era stata contestuale alla verniciatura dell’ultima arcata, prima ancora del collaudo sia statico che dinamico del nuovo viadotto. Ora quindi, mancherebbero proprio solo le due rampe: quella da 770 metri sul lato Abbiategrasso e quella da 450 metri sul lato Vigevano, che verranno poi collegati alla rotatoria esistente su corso Milano. Il progetto aggiornato delle strade di collegamento è arrivato a 12 milioni di euro, di cui 5 già nelle casse della Provincia e 7 che arriveranno grazie all’accordo stipulato tra il Ministero dei Trasporti ed Anas. —

Selvaggia Bovani

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