Pordenone, coniugi con la salmonellosi: verifiche in un locale
Due casi di salmonellosi sono stati trattati all’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone alla vigilia di Ferragosto.
Ad accusare i sintomi dell’infezione gastrointestinale, un giorno e mezzo dopo il contatto con l’agente batterico, una coppia di anziani residente in provincia di Pordenone. La conferma che ad infettarli sia stato proprio il batterio della salmonella è arrivata però solo nei giorni scorsi.
Il referto della coprocoltura, eseguita il 14 agosto al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, non ha lasciato spazio a dubbi. L’esito degli esami è stato trasmesso al Dipartimento di prevenzione dell’Asfo.
È stata effettuata subito un’indagine per risalire alla fonte della contaminazione. Dagli approfondimenti è emerso che la coppia, con la figlia, ha mangiato in un ristorante l’11 agosto.
La figlia non ha accusato alcun sintomo, a differenza dei genitori. I tecnici dell’Azienda sanitaria del Friuli occidentale hanno effettuato un sopralluogo nel ristorante indicato dai pazienti e hanno effettuato dei tamponi sull’attrezzatura e le superfici utilizzate in cucina, non essendo possibile, visto il lasso di tempo trascorso, sottoporre ad analisi eventuali alimenti.
I campioni raccolti dal Dipartimento di prevenzione sono stati inviati all’Istituto zooprofilattico di Padova.
Come spiega l’Istituto superiore della sanità, i sintomi della salmonellosi possono comparire fra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e si manifestano per 4-7 giorni.
«Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero. Le salmonellosi nell’uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico» precisa ancora l’Iss sul sito.
Come si trasmette? Ingerendo cibi o bevande contaminate o per contatto, «attraverso la manipolazione di oggetti o piccoli animali in cui siano presenti le salmonelle». Il cibo contaminato non risulta alterato nel sapore, colore, odore e nella sua consistenza.
Come si può prevenire?
Bastano semplici precauzioni di ordine igienico-sanitario e comportamentale. La salmonella si elimina cuocendo bene i cibi. «Pochi sanno – rivela l’Iss – che l’effetto sterilizzante del calore di cottura delle carni si annulla se, per esempio, il coltello usato per tagliare la carne cruda viene impiegato poco dopo per tagliare la carne cotta, senza un adeguato lavaggio tra un’operazione e l’altra. Altrettanto pericolosa è l’abitudine di rompere le uova sottovalutando la potenziale carica infettiva del guscio». Si consiglia anche di lavare frutta e verdura, sanificare tutti gli utensili, consumare solo latte pastorizzato, evitare uova crude o poco cotte, gelati o zabaioni fatti in casa, cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, evitare le contaminazioni fra cibi.