Come funziona l’accordo tra OpenAI e RCS per il Corriere della Sera
Non dobbiamo pensare che soltanto le testate internazionali hanno iniziato a stringere accordi con OpenAI per il cosiddetto giornalismo “data driven” e basato su tecnologie di intelligenza artificiale. L’accordo recente tra OpenAI e Condé Nast ci ha permesso di fare un po’ il punto della situazione e di guardare anche a programmi e progetti che – in Italia – prevedono una interazione con la società di Sam Altman. A luglio, infatti, è stata stretta una collaborazione – definita “storica” dalle parti in causa – tra il Corriere della Sera e OpenAI. Al momento, le informazioni ufficiali che sono state fornite riguardano una specifica area e una specifica sezione dell’offerta informativa del quotidiano RCS: OpenAI ha integrato una funzione all’interno dell’app L’Economia del Corriere della Sera, che permette agli utenti di poter consultare, per area, le oltre 30mila notizie d’archivio, comprese quelle basate sul parere di esperti. A questo proposito, l’app L’Economia avrà la sezione “Chiedi all’esperto” che consentirà agli utenti di ottenere una “consulenza personalizzata” (verosimilmente una sintesi, realizzata da un chatbot appunto, degli esperti avvocati e commercialisti (più di 40) che il Corriere ha coinvolto per questo scopo.
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Corriere e ChatGPT, solo un supporto per l’app L’Economia?
Occorre, però, valutare alcuni aspetti. Un giornalista esperto – ex direttore di testata – come Stefano Feltri, all’interno della sua newsletter ha spiegato come un semplice motore di ricerca interno (per quanto profilato per specifici argomenti) non ha di certo bisogno di un roboante accordo con OpenAI per essere messo in produzione all’interno di un’app collegata a uno dei principali gruppi editoriali italiani. Verosimilmente, visto che – nel suo comunicato stampa di luglio – il Corriere ha citato anche accordi fatti da OpenAI con altri gruppi editoriali internazionali, si potrebbe inserire la partnership nell’alveo di quelle collaborazioni utili anche a OpenAI per addestrare ulteriormente il suo modello di chatbot sull’attualità, attraverso fonti ritenute autorevoli.
Da RCS spiegano: «La partnership con OpenAI segna un ulteriore passo avanti nella continua strategia di innovazione di RCS MediaGroup e consente al Corriere della Sera, primo in Italia ad introdurre questo assistente virtuale, di garantire ai suoi lettori le migliori prestazioni digitali e di user experience». Ma allo stesso tempo tranquillizzano, attraverso le parole del direttore Luciano Fontana, che gli strumenti di intelligenza artificiale non sostituiranno in alcun modo l’attività umana.
I timori evidenziati in precedenza, infatti, sono stati fatti propri anche dal comitato di redazione del Corriere della Sera che, all’indomani dell’annuncio della partnership tra RCS e OpenAI, ha chiesto lumi e informazioni aggiuntive. Addirittura, i giornalisti – attraverso una lettera alla direzione – avevano chiesto una sospensione del progetto dell’app L’Economia, almeno fino a quando non fossero arrivati i chiarimenti richiesti. Da qui la risposta di Fontana che, al momento, sa di palliativo. Bisognerà capire quale sarà il posizionamento del Corriere della Sera quando le funzionalità editoriali – come sembra – entreranno presto a far parte di ChatGPT o del nuovo prototipo SearchGPT.
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