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“Con quel sedere sei impresentabile”: odio social sulla saltatrice con l’asta per il suo fisico: “Basta, denuncerò”

L’atleta Elisa Molinarolo è arrivata sesta alle Olimpiadi di Parigi nella gara di salto con l’asta. Ha deciso di venire allo scoperto e denunciare l’indata di body shaming di cui è stata fatta oggetto dopo il risultato deludente. I social sono stati implacabili con: «Certo che se avessi un fisico da atleta avresti potuto fare molto meglio. Con quel sedere sei impresentabile», le hanno scritto. L’atleta di Verona ha risposto pubblicamente e intervistata dal Corriere della Sera parla dei leoni da tastiera che si accaniscono in modo incivile.

Elisa Molionarolo esce allo scoperto: “L’odio nasce da frustrazione e noia”

Secondo la saltatrice con l’asta, l’astio scatta da molle profonde: «Frustrazione, noia, cattiveria. Però sono certa che le persone si permettono di passare dai pensieri alle parole perché restano impunite. Motivo per cui ho voluto cavalcare l’onda della piccola visibilità che ho per affrontare quest’argomento». Non è la prima volta che le capita, racconta:  «Nel 2021, sono stata convocata alle Olimpiadi di Tokyo, ma senza entrare in finale. Tra una prova e l’altra c’era stato un forte acquazzone di un’ora e un giornalista scrisse che il mio fisico imponente non era adatto a saltare su una pista bagnata. Motivo per cui non ero riuscita a qualificarmi, al contrario delle avversarie più snelle. Agli Europei del 2022, su Facebook qualcuno criticò nuovamente il mio fisico, così diverso dalle rivali più longilinee. Ero una novellina in campo internazionale e non sapevo ancora come muovermi: adesso non voglio più lasciar correre».

Body shaming su Elisa Molinarolo: “Farò passare la voglia ai leoni da tastiera”

C’è tanta  cattiveria in rete. Ora, dopo quest’ultima ondata di body shaming molto penoso sul suo “latoB” Elisa Molinarolo non vuole più lasciare correre. Cosa farà? «Se c’è una possibilità di denunciare, lo farò e spiegherò a tutte come fare. In modo che ai leoni da tastiera passi la voglia di aggredire verbalmente. Ho visto tante compagne con disturbi alimentari scatenati o aggravati dalle critiche altrui. Ho iniziato il mio percorso sportivo nella ginnastica: potrei scoperchiare un vaso di Pandora».

Poi ha spiegato perché ha tolto i nomi dalla sua denuncia pubblica sui social: «Perché voglio uscirne pulita, non voglio essere passibile di denuncia per diffamazione. Faccio parte delle Fiamme Oro e preferisco confrontarmi col mio comandante e capire i passi giusti da fare. Nel dubbio, quindi, ho tolto il nome. Tra l’altro è un profilo reale e io gli ho risposto che si danno consigli solo quando sono richiesti e si hanno le competenze per darli, ma da qui la conversazione è peggiorata».

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