Un’infinita passione neroverde, addio a Guido Muzzin: era sempre il primo ad abbonarsi al Pordenone
PORDENONE. Chi frequentava lo stadio Bottecchia e chi, poi, ha frequentato gli altri impianti in cui ha giocato il Pordenone, quando lo incontrava lo salutava sempre con grande piacere. Una persona gentile, di grande umanità, garbata.
Per questo, nel mondo dei tifosi del Pordenone, ha destato cordoglio la scomparsa di Guido Muzzin, 86 anni compiuti lo scorso 7 giugno. Grande sostenitore dei ramarri, era conosciuto perché era tradizionalmente il primo abbonato dell’annata agonistica: era il più veloce a sottoscrivere la tessera e a legarsi così alla sua squadra del cuore per l’intera stagione.
Carabiniere in pensione, Muzzin risiedeva a Fiume Veneto. Grande appassionato di calcio, sino a quando ha potuto essere sugli spalti non perdeva una gara del Pordenone. Faceva parte di quel gruppo di sostenitori sempre a fianco del club, indipendentemente dal risultato e dalla categoria. Negli ultimi anni, tra serie C e B, seguiva i match soprattutto in televisione. Si teneva sempre informato sulle sorti dei ramarri, ripartiti poi lo scorso maggio con una nuova società.
Sui social, a proposito dei neroverdi, Muzzin era attivo, tanto da aver partecipato anche al sondaggio lanciato dal Nuovo Pordenone Fc relativo al logo del nuovo sodalizio. La neonata società l’ha ricordato così: «È venuto a mancare lo storico tifoso Guido Muzzin. Tradizione voleva che fosse sempre lui l’abbonato neroverde numero 1. Immancabile sugli spalti a seguire i ramarri, in tutte le categorie. Lo ricordiamo con affetto. Alla famiglia e ai suoi cari il nostro abbraccio». Muzzin lascia la figlia Letizia, il genero Pietro, i fratelli Giuliano, Giorgio, Mariangela e Assunta e i nipoti.