Assalto alla sala slot di Cadoneghe, svuotate le macchinette
Continuano le incursioni dei ladri nelle sale slot, locali dove sono sicuri di non andarsene a mani vuote. Dopo le sale giochi di Vigonza razziate nei mesi di aprile e di luglio di quest’anno, ora è toccato a Cadoneghe. La notte del 23 agosto ad essere derubata è stata la Lucky Slot, locale con vetrate che si affacciano sulla strada regionale 307 del Santo.
Durante la notte due sconosciuti con il volto travisato con delle maschere hanno forzato con un piede di porco la porta d’ingresso del locale e sono entrati nell’atrio per poi raggiungere rapidamente la grande sala dove vengono tenute le numerose macchinette.
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Hanno forzato anche questa seconda vetrata e si sono avventati sulle prime slot machine spaccandone un paio per rubare il denaro contenuto. Prima dell’arrivo delle pattuglie dei carabinieri hanno pensato di dileguarsi accontentandosi di quello che erano riusciti ad arraffare.
Molto probabilmente erano supportati da un terzo personaggio, un complice che li attendeva all’esterno, forse su un’auto.
Non si conosce l’entità del bottino che i malfattori sono riusciti a portarsi via, il 23 agosto era in corso di quantificazione da parte della proprietà. Ma le videocamere di sorveglianza esterne ed interne della Lucky Slot hanno registrato tutti i movimenti dei due banditi, riprese che risulteranno utili alle indagini, allo stato a carico di ignoti.
Non è la prima volta che la Lucky Slot viene presa di mira dai banditi. Nel 2015 addirittura due volte. Il 17 marzo i ladri forzarono la stessa porta di accesso rubando 150 euro di fondo cassa dal bancone senza nemmeno toccare le slot machine e le videolottery e fuggendo prima dell’arrivo dei carabinieri e del servizio di vigilanza allertati dall’allarme.
Il 20 marzo, un giovedì sera, verso le 23 i ladri sono tornati prendendosela col proprietario, che a quell’ora era presente. Lo hanno prima reso innocuo con uno storditore elettrico, poi hanno arraffato il migliaio di euro che era in cassa e sono scappati.
Il titolare ha dovuto andare a farsi visitare al Pronto soccorso, venendo dimesso con 9 giorni di prognosi.