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L’effetto Go!2025 traina gli affari dei locali goriziani, ma manca personale

GORIZIA C’è più turismo in città rispetto al passato. Non sono opinioni, ma dati di fatto: Gorizia, nel semestre gennaio-giugno 2024, ha registrato un aumento delle presenze dell’11, 3% rispetto all’anno scorso. A beneficiarne, ovvio, sono anche i ristoratori. Che, pur non potendolo affermare con assoluta certezza, collegano l’incremento alla Capitale europea della Cultura, al lavoro di promozione che la sta circondando. Alla categoria, però, non spetta ora un compito facile: a partire da un coordinamento di aperture e chiusure, evitando che più di qualche cliente vada a sbattere contro una serranda abbassata invece di gustarsi qualche primizia del territorio. Il tempo, intanto, stringe eccome. E i problemi, appunto, non mancano. Come quello legato alla reperibilità del personale. Senza trascurare che più di qualcuno lamenta come, ad oggi, non c’è ancora un programma definito di eventi per il prossimo anno.

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«Posso immaginare che il flusso di turisti che sto avendo in questo periodo sia proprio legato a Go! 2025, anche se, nel mio locale, non sento un gran parlare della Capitale Europea della Cultura. E comunque pure la mostra in corso a palazzo Attems sugli anni Sessanta sta portando in città numerosi visitatori. Agosto sta quindi andando molto bene e quasi esclusivamente grazie ai turisti – racconta Emanuela Russian, titolare della Vecia Gorizia –. Riguardo alle strategie per il 2025, la nostra organizzazione di lavoro resterà la stessa: non abbiamo al momento pensato ad aperture straordinarie o a eventi particolari: ne parleremo con la nostra associazione di categoria».

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«Nel mio locale c’è senza dubbio un movimento maggiore, già da inizio anno: ci sono parecchi turisti italiani, ma anche stranieri, per esempio tedeschi e collego questo fatto a Go! 2025 – afferma poi Jasna Primozic, della trattoria Primozic –. Per il futuro, vedremo come organizzarci, ma non è semplice trovare personale e, se non c’è personale, è difficile assumere maggiori carichi di lavoro. Comunque, realizzeremo qualche evento. E anche con il Comune stiamo facendo riunioni per definire una strategia, ma, più di tanto, non possiamo stabilire cosa fare: è l’amministrazione comunale che dovrebbe conoscere nel dettaglio il programma della Capitale europea della Cultura e indirizzarci di conseguenza».

Oltre alla mancanza di una programmazione dettagliata riguardo all’anno prossimo, uno dei problemi che emerge più spesso, appunto, è proprio la difficoltà a reperire camerieri, baristi e aiuto cuochi.

«Già da due anni abbiamo un 60-70% di turisti in più rispetto agli anni precedenti. Vengono dall’Italia e dall’estero. Sono interessati a vedere come vanno i preparativi per Go! 2025, anche se talvolta trovano il Castello chiuso e molti cantieri in città: i disguidi ci sono, speriamo il prossimo anno di fare una bella figura – dice poi Antonella Marcolini della trattoria Al Piron –. Come ci stiamo organizzando per il 2025? Si trova poco personale ed è un male comune. A settembre-ottobre quello disponibile torna dai lavori stagionali e punteremo a farne crescere qualcuno, ma la nostra organizzazione resterà la stessa».

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