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La Freccia dei vini parla inglese, a Golferenzo trionfa Wood

GOLFERENZO. Le note di God save the king risuonano a Golferenzo. Il britannico classe 2002 George Wood si aggiudica la Freccia dei vini, bruciando Lorenzo Nespoli, che si arrende alla rimonta del ragazzo di Sheffield a pochissimi metri dal traguardo. Sul terzo gradino del podio Filippo Agostinacchio, che lo scorso 30 giugno, era giunto secondo al campionato italiano gravel, sempre nel borgo oltrepadano.

Wood è il settimo straniero ad aggiudicarsi la classica riservata agli Élite ed Under 23, dopo il venezuelano Juan Arroyo nel 1980, i russi Andrej Moukhine nel 2000, Dimitri Dementiev nel 2003 e Pavel Kochetkov nel 2009, l’eritreo Merhawi Kudus nel 2013 ed il lituano Raimondas Rumsas nel 2017. Quest’anno il portacolori della Zappi Racing Team aveva già ottenuto, recentemente, due quinti posti, al Gp Capodarco (16 agosto) e al Giro del Casentino (18 agosto), confermando sulle strade dell’Oltrepò Pavese di essere in un buon momento di forma. La gara, nonostante il caldo torrido, è stata corsa ad un’andatura molto sostenuta (44,508 al traguardo): soprattutto nella prima parte pianeggiante, tra Voghera e Broni, i corridori sono andati come delle moto, anticipando la crono tabella di marcia.

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Sicuramente la scelta di accorciare la Freccia, con appena 124 chilometri, ed una prima parte che seppur piatta, è risultata molto tecnica, con continui cambi di direzione nei piccoli centri della Bassa oltrepadana, ha favorito una prova più dinamica, più interessante ed incerta fino all’ultimo metro. La situazione è infatti rimasta incertissima, con i protagonisti che si sono dati battaglia fino alla linea bianca di Golferenzo. Nespoli, di Giussano, 2004, che l’anno scorso si era imposto nella Coppa Caduti di Reda e nel campionato italiano cronosquadre, sembrava avere la vittoria in pugno, però ha ceduto proprio sul finale alla rimonta e allo scatto di Wood.

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Il brianzolo della Colpack Ballan, che nello scorso mese di aprile aveva battuto di appena 1" il compagno di squadra Novak nella cronoscalata del Trofeo Capraia e Limite, ci ha provato sulla strappo finale che portava al traguardo, iniziando la salita con una decina di secondi di vantaggio sugli inseguitori, ha provato a resistere, mantenendo una ventina di metri di vantaggio, ma è stato poi risucchiato dalla rimonta strepitosa del britannico, alla fine abbracciato dai compagni di squadra che arrivavano alla spicciolata. Insomma una vittoria quasi al foto finish, che ha tenuto incollati alle transenne gli appassionati. Al terzo posto, come ricordato, il valdostano Filippo Agostinacchio, campione italiano in carica di ciclocross Under 23, che ha confermato di essere un ottimo interprete del multi disciplina, dedicandosi con buoni risultati nelle varie specialità e sui vari terreni delle due ruote.

Al via da piazza del Duomo a Voghera, starter di eccezione Gianni Bugno, icona del ciclismo italiano fra gli anni ’80 e ’90, che conta oltre 70 vittorie da professionista, tra cui due titoli di campione del mondo nella prova in linea su strada (nel 1991 e nel 1992), il Giro d’Italia del 1990, numerose vittorie nei tre Grandi Giri, la Milano-Sanremo e il Giro delle Fiandre.

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