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Padova, addio all’ex assessore Elio Maccato: «Aiutava i più deboli»

È morto a 90 anni Elio Maccato, è stato assessore comunale al Verde e al Decentramento negli anni in cui era sindaco della città Settimo Gottardo (1981-1985) e vicesindaco Bruno Mezzalira.

Per decenni, poi, è stato un militante molto attivo del Psi, schierandosi sempre o con la sinistra interna achilliana, guidata nel Veneto dall’avvocato Ennio Ronchitelli (deceduto alcuni anni fa) o con la corrente lombardiana coordinata da Sergio Verrecchia ed Amedeo Gottardo. Lascia la moglie Lella, le due figlie Barbara e Chiara, i generi, i nipoti, un fratello ed una sorella. Sono previsti funerali laici. La cerimonia dell’ultimo saluto si terrà mercoledì prossimo 28 agosto alle 10, nella sala del commiato del cimitero maggiore.

Elio era il fratello di Walter Maccato che, nell’aula di fisica tecnica all’Università, il 5 marzo 1999, fu ucciso con 7 colpi di pistola sparati da Mariano Molon, assieme ad Antonio Bezze e Francesco De Ponte, gravemente feriti e deceduti successivamente.

«La dolorosa notizia me l’ha data un ex compagno di partito», dice l’ex assessore socialista Bruno Mezzalira, «Maccato era una bella testa. Sempre a disposizione di tutti, in particolare dei più deboli. Con lui in giunta a fianco del sindaco Settimo Gottardo e del sottoscritto, ero vicesindaco, la gestione del verde pubblico subì un salto di qualità. Erano anni d’oro per lo sviluppo della città, quando a Palazzo Moroni c’erano gli assessori del Psi Mario Acampora e Sandro Faleschini».

Un ricordo di Maccato viene tracciato dall’ex sindaco Paolo Giaretta (1987-1993) che lo definisce «una persona perbene e un vero socialista, sempre disponibile a venire incontro alle richieste della gente e che ha fatto tanto per la riqualificazione dei quartieri». Hanno scritto un ricordo su Maccato anche Gianni Berno, capogruppo del Pd, Cristina Piva e Luciano Sardena, presidente della Consulta 6°.

«Per molti anni Elio si era distinto per il suo impegno a coltivare la memoria, la storia locale, la guerra e la resistenza, tante volte raccontata in presenza anche agli alunni delle scuole di Padova Ovest», si legge nella nota, « È proprio grazie a figure come Elio Maccato e Maria Benetti che è nata l’idea, nel 2016, di pubblicare il prezioso libro Per non Dimenticare-Itinerario della Memoria Da Chiesanuova a Brusegana. Ora che Elio ci ha lasciati, umanamente percepiamo un grande dolore, una grande perdita, ma al contempo ci rendiamo conto del valore di quanto, caparbiamente, hanno seminato Maccato e persone come lui a favore delle nuove generazioni. Per questo raccogliamo ancora una volta l’impegno a non dimenticare e continuare a lavorare per sensibilizzare tutta la comunità sui valori che hanno fondato la nostra democrazia e ricordare il sangue versato per la libertà».

Accanto all’epitaffio firmato da Berno, Piva e Sardena sono state riportate anche alcune pagine del libro scritte direttamente da Elio Maccato anche a nome di tutti i cittadini di Brusegana e della zona delle Cave (dove l’ex assessore ha vissuto per quasi tutta la vita) che hanno avuto il privilegio di conoscerlo.

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