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Ladri scatenati sulle colline della Marca, tra le vittime la sindaca di Vittorio Veneto

I ladri irrompono nell’abitazione di Anzano della sindaca di Vittorio Veneto Mirella Balliana. Mentre sta guardando la tv in cucina i malviventi hanno arraffato alcuni monili e sono spariti. Il colpo è stato messo a segno sabato intorno alle 23 in via Carrettuzza.

La sindaca Balliana in quel momento era con i familiari davanti al televisore e non si è accorta di nulla. I ladri sono entrati furtivi al piano rialzato della palazzina e in silenzio hanno setacciato gli ambienti in cerca di un bottino.

I banditi hanno trovato alcune collane, hanno salutato la casa dalla sindaca e si sono spostati al piano terra della bifamiliare dove vivono le sorelle Deborah e Giulia, in quel momento entrambe al lavoro alla pizzeria Tabialà. «I ladri hanno scardinato la finestra del bagno puntando alle camere, buttando come da copione tutto sottosopra» , racconta il titolare del Tabialà, Fabrizio De Bortoli, fidanzato di Giulia.

Nel bottino in questo secondo colpo è finito del denaro, alcuni pezzi di bigiotteria e due collane d’oro. «Si tratta del primo furto in casa delle ragazze», racconta De Bortoli, «La sindaca Balliana ha chiamato la mia compagna che era in pizzeria, ha avvertito cosa era accaduto e siamo subito andati a casa».

Turbato per quanto accaduto anche Toni Da Re. L’ex sindaco di Vittorio Veneto e ora consigliere comunale, abita a neppure cento metri dell’attuale sindaca vittoriese Mirella Balliana. «Purtroppo, l’immigrazione e tanti personaggi che sono arrivati» commenta Da Re, «hanno fatto sì che le nostre case non siano più sicure come un tempo. Non c’è antifurto che tenga, questi criminali riescono ugualmente a entrare nelle abitazioni». Per l’ex europarlamentare il ricordo va al 2012, quando il fratello Alessandro scoprì i ladri in azione nella casa di via Carrettuzza che divideva con l’allora sindaco di Vittorio Veneto. In quell’occasione Alessandro Da Re finì colpito da una grata metallica lanciatagli in faccia da uno dei banditi.

Un colpo in pieno viso che gli squarciò il naso, tanto che richiese un delicato intervento chirurgico. Il nuovo episodio criminale ha esasperato la paura che si sta diffondendo in questi giorni d’agosto a seguito della raffica di furti. La popolazione della Pedemontana vittoriese chiede ora maggiori controlli.

L’elenco dei colpi si aggiorna di continuo. Sempre sabato, in via Valeria, ignoti vandali hanno rotto il vetro di una finestra con un sasso, ma altri furti erano stati segnalati in paese nelle scorse settimane. I banditi avevano colpito anche il giorno di Ferragosto nel villaggio Margherita, nel quartiere di San Giacomo di Veglia, a Vittorio Veneto.

Nel mirino due famiglie: spariti ori e gioielli. Nella frazione di Cozzuolo, invece, giovedì mattina quattro uomini travisati hanno tentato il colpo in una villa rurale dove stava dormendo una bambina di dieci anni. È stata proprio la ragazzina svegliata dai rumori dei ladri e impaurita, ad aver avvertito la nonna inviando dei messaggini al cellulare e sventando il colpo.

«Siamo fortemente preoccupati», aveva commentato la sindaca Mirella Balliana, con delega alla sicurezza, «rispetto a questi episodi all’interno delle abitazioni che si ripetono con una certa frequenza». La sindaca non poteva immaginare che i ladri le avrebbero fatto visita pochi giorni dopo.

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