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Picchiati e rapinati in casa a Mirano: arrestati i tre sospettati

I carabinieri sono andati a prenderli sabato pomeriggio, due sono stati portati in carcere, la terza complice è invece ristretta ai domiciliari. I tre aggressori che venerdì 16 agosto sarebbero piombati in casa di una coppia a Vetrego di Mirano, portandosi via telefoni, computer e televisore dopo un violento pestaggio, sono stati tutti arrestati: il giudice per le indagini preliminari ha firmato l’ordinanza nella mattinata di due giorni fa, i militari l’hanno eseguita nel giro di poche ore, evidentemente sapendo già bene dove trovare i tre giovani sospettati del “colpo”, che fin da subito si è ipotizzato compiuto da qualcuno che già conosceva le vittime.

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A preoccupare la giudice Benedetta Vitolo sarebbe soprattutto il profilo di uno dei due ragazzi: classe 1991, pluripregiudicato, sarebbe stato lui ad agire con maggiore violenza, seguito dai due coetanei. Entrato in casa della coppia bersaglio poco dopo le 22, il 33enne si sarebbe subito scagliato contro il proprietario, colpendolo con calci e pugni e trascinandolo per il collo.

I due complici intanto facevano incetta di quello che potevano: agli atti si parla di una televisione marca Philips, un portafoglio e un borsello, portati via in due tempi dal secondo aggressore e dalla ragazza, entrata in gioco dopo la fuga del padrone di casa, scappato da una finestra. In realtà nella denuncia iniziale si parlava anche di computer e cellulari, anche rubati dai tre arrestati. Nello scontro era rimasto ferito anche un altro amico del residente, presente sul posto: se il primo aveva rimediato 12 giorni di prognosi, per il secondo ne erano stati comunque decisi dieci.

A difendere il 33enne accusato del pestaggio, l’avvocato Marco Marcelli, che lo ha assistito anche in passato e che ha preso in carico pure la ragazza, mentre per il terzo complice è stato contattato un diverso studio legale.

A chiamare il 113 erano state le stesse vittime, appena si erano riprese dalle botte, ma l’episodio aveva messo in allarme anche i vicini di via Vetrego, che avevano sentito le urla e i rumori sospetti che hanno accompagnato la rissa domestica.

La notizia di quanto accaduto alla coppia si era poi sparsa in paese quasi immediatamente: la paura che una banda di predoni avesse aggredito due persone che stavano tranquillamente dentro casa loro si è subito diffusa, convincendo il sindaco di Mirano della necessità di rassicurare i suoi concittadini: «È vero che la frazione di Vetrego, vicina al casello autostradale, è stata visitata varie volte dai ladri», ha spiegato Tiziano Baggio, «ma in questo caso sembra che possa trattarsi di una aggressione e rapina legata invece a motivi personali. Da quanto hanno capito le forze dell’ordine, infatti non è escluso che aggrediti e aggressori si conoscessero». Un ipotesi di indagine che, comunque, per i carabinieri resta ancora in sospeso ma su cui a questo punto farà luce la procura di Venezia, dopo gli arresti eseguiti sabato.

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